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POLITICA

L’INTERVISTA Paolo Falco: “L’ospedale di Capri era destinato a chiudere, con noi iniziato il rilancio”

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Paolo Falco, medico chirurgo, esponente dell’Amministrazione uscente, consigliere delegato alla sanità, coordinatore della day surgery dell’Ospedale del Mare e del Capilupi di Capri, è candidato nella lista “Capri Vera – Costantino Sindaco”.

Dottor Falco, il suo impegno prosegue. Quali risultati sono stati ottenuti? Tracciamo un piccolo bilancio della sua esperienza.
“Ho iniziato nel lontano 2003 con uno studio sull’incidenza dei tumori a Capri, con cui intendevo sollecitare tutti ad una più attenta sorveglianza della salute sull’isola ed, in particolare, sull’importanza dell’inquinamento della centrale SIPPIC (finalmente spenta!), nei cui pressi si registravano più malati. Nel 2007 ho sollecitato un’interrogazione parlamentare, presentata dall’onorevole Pellegrino, sulla situazione sanitaria delle Isole. Nell’agosto 2014 è iniziata la mia prima esperienza come consigliere delegato alla salute della Città di Capri. La situazione che si ereditava era a dir poco drammatica. Mancava una reale coscienza popolare della situazione sanitaria a Capri come nelle altre isole. Si ereditava un Ospedale con un ordine di chiusura per Capri, con uno smantellamento di tutti gli ambulatori ed una drastica riduzione di tutta l’attività. Era assente la tac, la facciata dell’Ospedale era perfino priva di intonaco, da lì a poco si sarebbe ridotta l’attività della ginecologia fino alla completa assenza di attività chirurgica registrata negli ultimi anni. Tale tendenza è stata invertita dopo l’incontro presso il Ministero della Salute con l’allora Sottosegretario Vito De Filippo ed una delegazione congiunta Capri – Pantelleria, formata dal sottoscritto, dal sindaco e dal vicesindaco di Pantelleria e dalla senatrice Orrù. Dopo un mio ennesimo grido di allarme su tutti i social e quasi tutti i giornali locali, è nata l’esigenza popolare di essere più presenti con la formazione di un Comitato Civico Art. 32, da me richiamato nell’allarme, che ha affiancato l’Amministrazione nella lotta per una sanità degna di una comunità civile. E’ stata fatta una costante prevenzione nelle piazze, nelle scuole e nella sala consiliare del Comune, con l’ausilio di volontari delle associazioni locali e medici che mi hanno supportato e seguito. E’ stata istituita Capri Cardio-protetta con l’installazione di defibrillatori semiautomatici, anche osteggiati e vandalizzati, con la presenza attuale di oltre 20 apparecchi sul territorio della Città di Capri e l’istituzione di corsi gratuiti per la popolazione e le forze dell’ordine, grazie alla collaborazione di enti privati e cittadini capresi. Un grandissimo passo avanti da un punto di vista amministrativo è stata l’attuazione di una delibera della Giunta Regionale (427/2017), in cui vengono poste una serie di garanzie per la tutela della salute dei cittadini nelle isole del Golfo, con un accordo tra tutti i Sindaci (cosa mai successa prima) ed il Presidente della Regione, che ha istituito anche un Tavolo Tecnico con un Osservatorio, di cui faccio parte. Per quanto concerne l’Ospedale è stata fatta pressione da Amministrazioni e Comitato per l’acquisto di una Tac moderna con telemedicina. Una grande conquista che ha salvato molte vite! Negli ultimi mesi sono stati istituiti nuovamente ambulatori di Radiologia, Ecografia, Cardiologia, Senologia, Dermochirurgia e Ortopedia. Ma la più grande conquista del 2019 è stata la riapertura del day surgery con la possibilità di eseguire interventi chirurgici anche di una certa complessità con un ricovero breve, totalizzando ad oggi 82 interventi chirurgici di Chirurgia generale, ortopedica e ginecologica, con non poche difficoltà ambientali. E’ stato sollecitato, inoltre, un turnover di professionisti dagli ospedali napoletani”.

Cosa deve essere ancora portato a termine, quali obiettivi si è posto Lei e di concerto con la squadra?
“Gli obiettivi per il futuro, in concerto con la squadra Capri Vera, sono in primis quello di mantenere e consolidare i risultati ottenuti, allargando l’offerta di ambulatori e soprattutto di interventi chirurgici da eseguire presso l’Ospedale. In particolar modo andrebbe istituita una Week Surgery, con possibilità di ricovero di più giorni; una endoscopia digestiva e la possibilità di una Telemedicina H24 per la refertazione anche di ecografie e consulenze. Altra priorità è la riorganizzazione dell’Unità di Ginecologia e Ostetricia, con la possibilità di nascere nuovamente e con serenità sull’isola. E’ necessario creare un percorso nascite, altrimenti condanniamo un’intera comunità ad avere figli che a causa di ricorso a parti cesarei non potranno allattare al seno, condanniamo le donne gravide a lasciare l’isola con settimane di anticipo ed enorme aggravio di spese sulle famiglie. Bisogna insistere, ancora, sull’avvio dei lavori di completamento dell’ala vecchia per cui negli scorsi anni sono stati persi finanziamenti privati per oltre due milioni di euro. I fondi sono disponibili presso la Regione Campania, il progetto è definito, ma manca ancora la gara d’appalto che deve essere bandita dall’Asl. Il completamento dell’Ospedale permetterebbe l’organizzazione di locali degni per la dialisi e l’istituzione di ambulatori tra cui quelli per malati oncologici per la manutenzione dei PIC e dei Port. Tantissime altre cose ci sono da fare: migliorare l’assistenza sul territorio, istituire un’emoteca per poter disporre di sangue da trasfondere in caso di urgenza, migliorare i trasporti con idroambulanza ed eliambulanza”.

Come vede il futuro per l’isola e cosa spera in tema di garanzia del diritto alla salute dei capresi?
“Sono ottimista per il futuro, nonostante le grandi difficoltà ambientali ed umane. L’attività politica ed amministrativa della sanità deve continuare ad avvenire in concerto con le Istituzioni Regionali, l’Asl, l’Ancim (Associazione delle isole) e i Comitati locali, senza fantasticare su impossibili modifiche di leggi o regolamenti ministeriali. Per fare tutto questo necessita un lavoro costante, che ho iniziato da oltre 10 anni, con serietà ed umiltà e che potrò continuare solo se mi sarà confermata la fiducia dai miei concittadini”.

 

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