Ispezioni ai fondali e agli impianti di depurazione dell’isola di Capri: carabinieri subacquei a caccia di rifiuti e materiale inquinante. Sotto la Grotta Azzurra biglietti, bottiglie e batterie
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Maxi operazione dei Carabinieri intorno all’isola di Capri per arginare il fenomeno dell’inquinamento marino ed eco-ambientale. L’intervento, coordinato dal capitano Marco La Rovere della compagnia di Sorrento, è scattato nelle prime ore di questa mattina partendo dallo specchio d’acqua antistante la Grotta Azzurra dove si è fermata la motovedetta dei Carabinieri di Napoli dando il via all’operazione «terra-mare». Insieme alla motovedetta anche il battello veloce in dotazione ai Carabinieri di Capri e il nucleo dei subacquei di Napoli.
Per effettuare i controlli è stato interdetto l’ingresso alla Grotta Azzurra per alcune decine di minuti, il tempo necessario ai subacquei per ispezionare i fondali. Qui i militari hanno constatato la presenza di numerosi biglietti di ingresso alla grotta. Inoltre sono stati riportati a galla al termine dell’intervento gli oggetti più svariati: da un megafono, probabilmente sfuggito dalle mani di qualcuno, ad alcune fotocamere e molte pile e batterie, oltre a bottiglie e rifiuti vari.
Il materiale rinvenuto sui fondali, ad una profondità di circa quindici metri , è stato riportato sui battelli per consentirne un corretto conferimento alle discariche. Più difficile sarà rimuovere i biglietti.
L’ispezione ha riguardato anche le altre grotte, tra cui le più belle, la Bianca e la Verde, dove però non è risultato essere presente materiale inquinante ma solo qualche bottiglia di plastica al largo.
Con l’ausilio di tecnici dell’Asl, i Carabinieri hanno anche controllato gli impianti di depurazione per il trattamento delle acque di scarico per verificare l’eventuale fuoriuscita di miasmi e fanghi mentre i subacquei hanno ispezionato le condotte sottomarine. Al termine dei controlli ai depuratori non è stata riscontrata da Carabinieri e Asl nessuna anomalia.