Coronavirus, anche Capri segue l’evolversi con apprensione. I medici di famiglia: “In caso di febbre non uscite di casa”. Le dieci regole del Ministero della Salute
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Coronavirus, anche a Capri come nel resto della Campania si segue l’evolversi con apprensione e preoccupazione. Per lunedì è stata convocata l’unità di crisi in Regione, mentre mercoledì l’argomento sarà quasi sicuramente trattato – sebbene non sia ufficialmente inserito nell’ordine del giorno – anche alla riunione del tavolo sui bisogni della salute che si terrà a Capri.
Sebbene siano state attivate tutte le misure di emergenze e disposta la quarantena per i residenti delle località focolaio, il rischio che l’infezione dilaghi a macchia d’olio in altre zone d’Italia è più che una possibilità remota.
Al fine di contenere la diffusione infausta del Covid-19, e per evitare il collasso dei pronto soccorso, i medici di famiglia invitano i cittadini italiani alla prudenza e al buon senso. Nella mattinata odierna, il segretario generale Fimmg Silvestro Scotti e il presidente Simg Claudio Cricelli hanno dato importanti disposizioni in merito alla profilassi da eseguire nel caso in cui si riscontrassero sintomi anomali o sospetti.
“In caso di sintomi influenzali, anche di febbre non troppo alta ma persistente – riferiscono con una nota congiunta Scotti e Cricelli – è bene che non ci si muova verso lo studio medico di famiglia né verso l’ospedale se non dopo un contatto telefonico con i numeri di pubblica utilità creati a livello nazionale e regionale sulla infezione da coronavirus. In presenza di sintomi di affezioni respiratorie è bene restare a casa e chiamare il medico di famiglia, sarà lui a dirci come comportarci in assoluta sicurezza e a gestire il caso con le indicazioni migliori”.
Per fronteggiare l’emergenza coronavirus, intanto, i pediatri italiani hanno lanciato un appello ai genitori “affinché evitino di portare i bambini nello studio del proprio pediatra di famiglia o al pronto soccorso, per comuni sintomi respiratori come tosse, raffreddore e febbre”. “Per annullare il contagio – ha spiegato il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, Paolo Biasci – dobbiamo limitare il contatto tra malati e sani”.
In attesa che i casi di contagio già acclarati vengano negativizzati, il Ministero della Salute ha attivato un numero ad hoc per l’emergenza, il 1500, da contattare in caso di sospetta infezione. Il dicastero ha altresì divulgato un decalogo da seguire per evitare la contaminazione. Si tratta di 10 semplici regole cui attenersi:
1. Lavarsi spesso le mani;
2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni acute;
3. Non toccarsi gli occhi, naso e bocca con le mani;
4. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici senza prescrizione medica;
6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
7. Usare la mascherina solo se c’è il sospetto di essere stati contagiati o si assista persone malate;
8. I prodotti made in China non sono pericolosi;
9. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus;
10. Contattare il numero verde 1500 per maggiori informazioni.