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L’isola di Capri penalizzata dal Governo: il “Cura Italia” scontenta tutti. Federalberghi Campania: “Misure insoddisfacenti, chiediamo revisione”

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“Sarebbe stato preferibile se il Governo avesse prolungato la Naspi, riportandola alla stessa durata prevista dalla vecchia indennità di disoccupazione. In questo modo l’esecutivo avrebbe garantito una maggiore tranquillità a tutti i lavoratori stagionali del comparto che quest’anno è protagonista di un momento drammatico, come dimostrano gli studi internazionali in base ai quali le imprese attive nel turismo sono destinate a perdere circa il 70% del proprio fatturato. Altrettanto insoddisfacenti sono le altre misure varate dal Consiglio dei Ministri delle quali auspichiamo una rapida revisione”. A dirlo è il presidente di Federalberghi Campania Costanzo Iaccarino, commentando le misure del nuovo decreto Cura Italia presentate dal Governo per quanto riguarda il sostegno ai lavoratori stagionali del comparto turistico, rimasti senza il rinnovo dei contratti di lavoro a causa della chiusura prolungata delle attività, a cui andrà un assegno di appena 600 euro. La platea dei beneficiari sarà per di più molto ridotta: 173 mila su 550 mila lavoratori stagionali secondo le stime della community Fb Lavoratori Stagionali.

600 euro per tutti i lavoratori autonomi, i co.co.co. e le partite Iva iscritte alla gestione separata e un fondo dedicato ai lavoratori autonomi iscritti alle casse. E’ una delle misure conutenute nel decreto Cura Italia.

L’indennita’ da 600 euro per gli autonomi, che comprende appunto anche gli stagionali del settore turistico, “non e’ una tantum” ma “per il mese di marzo”: la misura “sara’ mantenuta finché le attività economiche resteranno chiuse”. Lo ha precisato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

Il Cura Italia è stato accolto molto negativamente a Capri. Le misure annunciate scontentano un po’ tutti. Le somme che il Governo ha stanziato per i professionisti, gli autonomi e i lavoratori del turismo vengono ritenute “insoddisfacenti” dai più. Centinaia di posti di lavoro sono fortemente a rischio. Completamente abbandonati gli imprenditori, molti dei quali parlano senza mezzi termini di “elemosina” elargita dal Governo. In affanno commercianti, albergatori, ristoratori ed esercenti in genere, le cui attività sono ferme e chissà per quanto tempo resteranno sbarrate. La sospensione delle scadenze fiscali e contributive (rinviate a maggio) è solo un temporaneo respiro ma urgono interventi mirati, anche da parte dei Comuni. La situazione a Capri rischia di essere drammatica sotto il profilo economico. L’assessore Salvatore Ciuccio ha annunciato “misure finanziarie a favore cittadini, famiglie e imprese”, confermando la sospensione dei pagamenti e delle scadenze dei tributi comunali. Una richiesta in tal senso era giunta oggi anche dal gruppo consiliare di opposizione CapriVera che ha sollecitato l’Amministrazione a misure a sostegno delle attività e dei lavoratori.

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