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CRONACA

Turno di Pasqua a Capri per un’infermiera concluso con un verbale da 530 euro a Castellammare. NurSind: “Finiti onori e applausi, restano oneri e multe”

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Turno di lavoro festivo espletato a Pasqua all’ospedale Capilupi di Capri da un’infermiera concluso con una salata multa. Verbale di 530 euro al marito della donna per non aver rispettato il divieto di spostamento da un comune all’altro imposto dalle misure a contrasto del coronavirus. L’uomo, dalla provincia di Salerno dove la coppia abita, si era messo al volante dell’auto per andare a prendere la moglie a Sorrento, di rientro da Capri, visto lo stop a Pasqua e a Pasquetta dei treni dell’Eav (Circumvesuviana), ma in penisola sorrentina non è riuscito ad arrivare visto che è stato bloccato a Castellammare di Stabia da una pattuglia della polizia municipale. I vigili non hanno voluto sentir ragioni ed hanno verbalizzato l’automobilista.

“E’ successo a Castellammare di Stabia e ha dell’incredibile – denuncia “Infermieristicamente.it”, il sito internet della rivista del sindacato infermieristico NurSind – la vicenda di un’infermiera, Maria Rosaria che, nel tentativo di rientrare a casa dopo 24 ore di turno in ospedale, si è vista fioccare una multa da 530 euro. La presuntuosa inflessibilità di chi dovrebbe fa applicare un decreto di contenimento del contagio è la protagonista di una vicenda assurda, dove oltre al danno, quello di essere, in questo momento storico, un’infermiera in prima linea contro un mostro invisibile, combattuto a mani nude, c’è la beffa, la punizione delle autorità”.

La donna, ieri mattina, giorno di Pasquetta, insieme ad altri colleghi smontanti del Capilupi, aveva raggiunto Sorrento con un’imbarcazione di una società privata dell’isola messa gratuitamente a disposizione, su richiesta del Comune, stante la sospensione dei collegamenti marittimi nei giorni festivi. A Sorrento avrebbe dovuto trovare il marito in auto che però era bloccato a Castellammare. Nonostante vari tentativi e giri di telefonate sull’asse Capri-Stabia, la situazione non si è sbloccata e la macchina non ha potuto proseguire il viaggio verso Sorrento. Grazie all’intervento della Capitaneria di Porto di Sorrento, l’infermiera è stata con garbo e gentilezza condotta a Castellammare di Stabia. Lì c’erano ad aspettarla marito e… multa (contro la quale sarà presentato ricorso).

“E’ inutile dilungarsi in commenti, la vicenda parla da sé. Racconta di come siano già finiti gli onori e gli applausi, restano gli oneri e … le multe”, è l’amaro commento del sindacato NurSind attraverso il sito della propria rivista.

 

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