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CRONACA

Bufera Atc a Capri, autisti senza stipendio, la situazione è “esplosiva”. Sos a Prefetto e Città Metropolitana. Gli ultimi aggiornamenti

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Il mancato pagamento della retribuzione (saldo di febbraio e intero stipendio di marzo) ai dipendenti dell’Atc Srl, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma a Capri, è al centro di una nota che il gruppo consiliare CapriVera ha trasmesso ai Sindaci di Capri e Anacapri e alle organizzazioni sindacali di categoria. Nel documento, firmato dal capogruppo consiliare Roberto Bozzaotre, si esprime “la massima solidarietà ai lavoratori della società Atc Srl che, a quanto si apprende, non hanno ricevuto le retribuzioni relative ai mesi di febbraio e marzo 2020. Tale mancanza appare davvero molto grave, a maggior ragione perchè avviene in una situazione socio-economica già difficilissima a causa della pandemia in atto, e pertanto si chiede alle Amministrazioni Comunali di sollecitare ancor di più e con ogni mezzo a disposizione gli Enti competenti affinchè questi procedano al pagamento delle retribuzioni arretrate sulla base di quanto disposto dall’art. 30 comma 6 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs 50/2016)”.

“E’ utile, inoltre, evidenziare – prosegue Bozzaotre – che per l’ennesima volta Atc è incappata nella causa di decadenza dalla concessione di cui all’art. 34 comma 3 lettera e) L. R. 3/2002 e che quindi ad avviso dello scrivente è indispensabile chiedere agli Enti competenti che si proceda alla risoluzione contrattuale per poter assicurare non solo trattamenti corretti ai dipendenti ma anche un servizio di trasporto più adeguato. Si ricorda infatti che le odierne problematiche non possono essere giustificate dalla fortissima pandemia in corso poiché le medesime si sono riscontrate già negli anni passati, come dimostrano le numerose procedure di raffreddamento tenutesi in sede di Prefettura”.

“Infine si ritiene fondamentale che le Amministrazioni Comunali, come siamo certi stiano già facendo, mostrino la massima vicinanza ai lavoratori oggi coinvolti in questa vicenda, accompagnando, come già avvenuto in passato, le organizzazioni sindacali  ai tavoli istituzionali che verosimilmente ne seguiranno”, conclude il capogruppo consiliare di CapriVera.

Sullo stesso argomento interviene l’Usb, che nelle scorse ore ha nuovamente scritto alla Città Metropolitana di Napoli, al Prefetto, all’Atc e ai Sindaci dell’isola. “Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, a causa del permanere del gravissimo e reiterato inadempimento retributivo messo in atto dalla Atc Capri ai danni dei suoi lavoratori che non si sono visti pagare gli stipendi (saldo mensilità febbraio e mensilità di marzo) in un momento di gravissime difficoltà per il paese”, l’organizzazione sindacale “sollecita e reitera vista l’eccezionalità e la gravità della situazione la richiesta di un immediato intervento di Città Metropolitana di Napoli al fine di valutare l’intervento sostitutivo ex art 30 d.lgs. 50/2016 in favore dei dipendenti della Atc Capri”. L’Usb chiede al Prefetto di Napoli “di rendersi parte attiva nella vertenza affinché stimoli la società Atc nell’adempiere in modo corretto alle disposizioni di Legge previste in materia di appalti pubblici e contratti di lavoro”. Al contempo l’Usb chiede, nuovamente, “alla Città Metropolitana di Napoli di valutare la sussistenza da parte della società Atc Capri di eventuali inadempienze contrattuali che potrebbero determinare la revoca delle concessioni”.

Ribadiscono nella nota i rappresentanti di Usb Lavoro Privato, esecutivo provinciale, regionale e rsa, Adolfo Vallini, Marco Sansone e Francesco Chierchia: “L’isola di Capri, fiore all’occhiello del turismo internazionale, merita un trasporto pubblico all’altezza del prestigio della città, assicurando in tutti i periodi dell’anno una gestione  responsabile, ecosostenibile e rispettosa dei diritti dei lavoratori e degli utenti”.

Il vicesindaco di Anacapri Franco Cerrotta ha inviato ieri una nuova nota al Prefetto sollecitando una “disposizione che consenta alla Città Metropolitana l’effettivo pagamento delle retribuzioni”. “Il tempo trascorso ha esacerbato gli animi e sull’isola – ha sottolineato Cerrotta – si è creato un tale clima di tensione che un’eventuale procedura di raffreddamento avrà come conseguenza seri problemi di ordine pubblico”.

 

 

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