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CRONACA

Conte: “Se ami l’Italia mantieni le distanze”. Il premier illustra il piano della fase 2 che partirà dal 4 maggio e promette un sostegno economico per il turismo. Resta obbligo di autocertificazione. IN SINTESI LE PRINCIPALI NOVITA’

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“Grazie ai sacrifici fin qui fatti siamo riusciti a contenere la pandemia. Avete manifestato tutti, da nord a sud, forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità. Adesso inizia per tutti la fase 2, la fase di convivenza con il virus. La curva di contagio potrà risalire, è un rischio che c’è ma che dobbiamo affrontare con metodo e con rigore”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa in serata.

“Se vuoi bene all’Italia – ha detto Conte rivolgendosi a ciascuno di noi – devi evitare il rischio che il contagio si diffonda, rispettando le distanze di sicurezza anche tra parenti. Vogliamo tutti che il Paese riparta. Se non rispettiamo la distanza e le precauzioni la curva salirà, aumenteranno i nostri morti e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze”.

“Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi dobbiamo rigettare le basi per la ripresa del paese” ha aggiunto Conte illustrando i contenuti del piano che partirà dal 4 maggio.

Parlando del turismo, comparto che a noi di Capri sta particolarmente a cuore, Conte ha promesso: “Non lasceremo soli gli operatori di un settore che vale dal 13 al 15 per cento del pil. Sicuramente il turismo avrà la giusta iniezione di fiducia e sostegno economico da parte del Governo”.

“Il paese – ha rimarcato il presidente del Consiglio – non riparte se non punta sulle imprese. Col nuovo decreto da 55 miliardi, ci saranno più aiuti agli autonomi e alle imprese. La nostra ripresa parte da un sostegno poderoso alle imprese. Ci saranno contributi a fondo perduto alle imprese anche con meno di dieci dipendenti”.

“Dal 4 maggio ci prepariamo ad allentare il lockdown”, ha detto Conte. “Consentiamo il rientro nel proprio domicilio o residenza”. “Consentiamo l’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza”, ha affermato. “Rimarranno i divieti di assembramenti in luoghi pubblici e privati, non saranno consentiti party pubblici o privati”. Dal 4 maggio sarà consentita l’attività di asporto per bar e ristoranti. La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto. Saranno consentite le cerimonie funebri con la partecipazione di massimo 15 persone. Ripartirà il settore delle manifatture e delle costruzioni e riprenderà dal 4 lo sport individuale mantenendo la distanza di due metri. Famiglie e congiunti: sì a visite a parenti mantenendo le distanze con mascherine e senza assembramenti, no alle riunioni di famiglia.

Resta il divieto di spostamento tra Regioni, che sarà possibile solo per motivi di salute, lavoro e urgenze.

“Dal 4 maggio partirà il commercio all’ingrosso e dal 18 maggio abbiamo in programma di riaprire anche il commercio al dettaglio, le aperture di musei, mostre e biblioteche e la ripresa degli allenamenti di squadra in campi sportivi. Il primo giugno è la data in cui vorremmo riaprire le attività di bar, ristorazione, parrucchieri, barbieri, centri estetici e di massaggio”. Fino al 18 maggio sono confermate le misure di limitazione degli spostamenti. Nulla ancora di definito per gli stabilimenti balneari invece.

“Ragionevolmente avremo le scuole chiuse fino a fine anno scolastico. E’ molto complicato far convivere il diritto all’istruzione con la salute, il rischio e’ elevatissimo di scatenare un nuovo innalzamento della curva se dovessimo riaprire la scuole”, ha detto il premier, in conferenza stampa.

Resta dal 4 al 18 maggio l’obbligo di autocertificazione. “Se il regime degli spostamenti rimane limitato è difficile che venga eliminata l`autocertificazione. Va sempre dichiarata la ragione dello spostamento. Finché le giustificazioni saranno necessarie resterà l`autocertificazione. Ribadisco che con questa riapertura non c`è il libera tutti”, ha detto Conte. “Ci deve essere – ha sottolineato- un motivo per spostarsi. Per quanto riguarda il rientro al proprio domicilio lo consentiamo in ogni caso. Sappiamo che alcune persone sono rimaste bloccate”.

Si attende ora il decreto con tutti i dettagli.

 

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