Federalberghi Campania aderisce al protocollo “Accoglienza Sicura”. Come cambierà l’ospitalità e come verranno tutelati clienti e personale degli alberghi
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Capri, come tutte le altre località turistiche italiane, pensa a ripartire in sicurezza.
Federalberghi ha condiviso con Confindustria Hotel e Assohotel il protocollo “Accoglienza Sicura”, a testimonianza di un costante impegno finalizzato a prevenire il contagio da Coronavirus e a garantire la sicurezza di clienti e personale delle strutture ricettive. Redatto da una task force composta da imprenditori e dirigenti attivi nel comparto turistico, il documento prevede che nelle reception e negli ambienti comuni degli alberghi si rispetti da distanza interpersonale obbligatoria pari a 1,30 metri e che nelle strutture, fornite di gel igienizzante per gli ospiti e per il personale, siano previsti percorsi di entrata e uscita differenziati. Vietati gli assembramenti, previste misure per ridurre il tempo di permanenza nell’area di ricevimento.
Quanto al servizio di pulizia delle camere, gli ospiti potranno chiedere che il personale non vi faccia ingresso; in ogni caso, gli addetti al servizio di pulizia e rifacimento delle camere e al servizio di pulizia dei saloni e delle aree comuni dovranno indossare guanti, mascherine, cuffie e calzari protettivi. I pavimenti saranno lavati e sanificati con prodotti adeguati alle diverse tipologie di materiali due volte al giorno, stesso discorso per le pulsantiere e le suppellettili a contatto col pubblico. In ogni caso, gli ambienti di lavoro saranno soggetti a sanificazione periodica.
Quanto al servizio di ristorazione, i tavoli saranno posizionati in modo che gli ospiti distino tra loro almeno un metro; il servizio al tavolo sarà preferito a quello a buffet, ammesso soltanto nel caso in cui dovessero essere adottate misure atte a evitare il sovraffollamento. Le stoviglie saranno lavate e disinfettate, il personale indosserà i necessari dispositivi di protezione individuale. Gli addetti alla preparazione degli alimenti dovranno essere addestrati in materia di igiene e dovranno indossare gli indispensabili dispositivi di protezione individuale. Riunioni, conferenze ed eventi potranno avere luogo a patto che si assicuri la distanza di almeno un metro tra i partecipanti.
Il documento prevede anche una serie di azioni da porre in essere nel caso in cui un ospite o un membro del personale dell’albergo presenti i sintomi del Covid-19. In quel caso l’ospite o il dipendente dovrà informare la direzione della struttura che a sua volta si rivolgerà al medico e all’autorità sanitaria, provvedendo a isolare il soggetto sintomatico e a fornirgli i dispositivi di protezione individuale.
«L’adozione del protocollo segna una svolta in questa fase di emergenza – sottolinea Costanzo Iaccarino, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Federalberghi – in quanto capace di assicurare il necessario equilibrio tra le esigenze di tutela della sicurezza dei clienti e dei collaboratori, della qualità del servizio e del controllo dei costi di gestione. E c’è un’altra positiva notizia: accogliendo la richiesta rivoltagli dagli assessori regionali al Turismo, tra i quali il campano Corrado Matera, il ministro Dario Franceschini ha trasmesso all’Unione Europea la proposta di creare un Fondo speciale per il turismo e di destinare a questo settore una quota del Recovery Fund. Si tratta di misure indispensabili per garantire liquidità a un comparto messo a dura prova dalla crisi economica innescata dal Coronavirus».