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CRONACA

Petulanza e caccia al turista, la denuncia dei Motoscafisti di Capri alle autorità: “Marina Grande abbandonata al proprio destino”

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Petulanza, caccia al turista, truffa. Va giù pesante Giuseppe Maggipinto, il presidente del Gruppo Motoscafisti Isola di Capri. “Nel precedente esposto parlavamo di bomba sociale pronta a esplodere. Bene, è esplosa, ma a malincuore dobbiamo prendere atto che Marina Grande è stata abbandonata al suo destino”: è quanto Maggipinto scrive in un esposto/denuncia inviato alle amministrazioni comunali di Capri e Anacapri, alle forze dell’ordine, al Ministro dell’Interno e al Prefetto di Napoli, a distanza di due mesi dalla precedente denuncia. “A Marina Grande nulla è cambiato, anzia la situazione è notevolmente peggiorata”, denuncia il presidente della società cooperativa dei Motoscafisti, sottolineando che a Marina Grande “in diverse occasioni sono volate parole grosse e ceffoni”.

Maggipinto evidenza quella che è a suo dire, in piazza Vittoria, è “la caccia al turista da parte di persone riconducibili ad un unico centro di potere, assunte con l’unico compito di racimolare ogni turista che capita a tiro, nonostante l’esistenza di un’ordinanza comunale che vieta petulanza, volantinaggio e offerta di beni e servizi”.

Accuse pesantissime, sulle quali saranno le forze dell’ordine a fare chiarezza visto che Maggipinto parla anche di “truffa” ed evidenzia, tra l’altro, la presenza di persone sui mezzi di linea Napoli/Capri e Sorrento/Capri che vendono (“a che titolo e con quali autorizzazioni?” si chiede l’autore dell’esposto) biglietti per i giri dell’isola.

Un cenno, poi, al nuovo ufficio della Polizia Municipale a Marina Grande: “Si sottolinea la buona volontà e la celerità del Comune di Capri nell’allestire il nuovo presidio, ma da più di un mese nessun vigile urbano è stato visto all’interno per svolgere una qualsiasi attività amministrativa”. Quindi la stoccata del presidente Maggipinto alle forze dell’ordine: “E’ facile fare multe per divieto di soste a scooter e macchine, ma quando c’è da far rispettare l’ordinanza contro la petulanza, volantinaggio e offerta di beni e servizi tutti fanno finta di niente”.

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