Scrivi per cercare

ATTUALITA'

“Delitto Neruda” di Roberto Ippolito anticipa la verità giuridica: videomessaggio a Capri del nipote del poeta cileno

Condividi

Rodolfo Reyes, nipote di Pablo Neruda e rappresentante legale dei familiari, afferma che Il libro di Roberto Ippolito “Delitto Neruda”, pubblicato da Chiarelettere, è determinante per far luce finalmente sulla causa della morte del poeta, avvenuta ufficialmente per un cancro alla prostata. Lo dice in un videomessaggio inviato alla Isola di Capri, in occasione della presentazione del libro da parte dello scrittore, dove Pablo Neruda visse in esilio nel 1952: “Questa opera è un anticipo della verità giuridica che in Cile si è voluto nascondere per diversi motivi e interessi”, sostiene Rodolfo Reyes.

Dal 2011 è in corso un’inchiesta della magistratura per accertare le ragioni del decesso, avvenuto il 23 settembre 1973, soltanto dodici giorni dopo il sanguinoso colpo di stato cileno: “Il premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet” si legge sulla copertina. La sentenza è dunque attesa da tanto. Roberto Ippolito con “Delitto Neruda” documenta gli ostacoli posti negli ultimi anni alla sua conclusione.

Le sue pagine, osserva Rodolfo Reyes, sono scritte “con molta obiettività, investigando in modo solerte e rigoroso, serio e fondato, raccogliendo i fatti accaduti in Cile nell’anno 1973 e che precipitarono la morte dello zio Pablo Neruda”.

Il videomessaggio inviato da Santiago del Cile all’Isola di Capri, nel corso della presentazione curata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Capri e condotta da Luciano Garofano con l’intervento di Renato Esposito, entrambi esperti delle vicende nerudiane, e la partecipazione del Sindaco Marino Lembo, è molto affettuoso e ricco di sentimenti di amicizia. Il nipote di Neruda definisce “indimenticabile” l’isola dove tre anni fa ha visitato i luoghi del poeta, gli stessi ripercorsi con la passeggiata realizzata subito prima dell’incontro. Qui sbocciò il suo amore per Matilde Urrutia, poi sposata, e scaturì l’ispirazione per un’opera come “I versi del capitano”.

Ritenendo che “Delitto Neruda” possa dare un impulso decisivo alla chiusura del lavoro della magistratura, Rodolfo Reyes ricorda la battaglia legale in corso: “Oltre che nipote come avvocato insieme alla mia collega Elisabeth Flores, abbiamo spinto, gestito e progettato questa inchiesta giudiziaria e sostenuti dall‘indagine scientifica e dalle perizie abbiamo la convinzione che tali antefatti cambieranno la storia ufficiale”. E si potrà arrivare a dichiarare “che la vera causa della morte dello zio Pablo Neruda è dovuta all’intervento di terze persone… e che non fu morte naturale bensì provocata”.

Per il riconoscimento a “Delitto Neruda”, Roberto Ippolito si è detto lusingato, aggiungendo: “L’omicidio del poeta è nei fatti messi in fila con le ricerche compiute in tutte le direzioni. Dopo il libro adesso è fondamentale, come sostiene Rodolfo Reyes, arrivare alla chiusura dell’inchiesta giudiziaria. Dare giustizia a Pablo Neruda è un dovere”.

Nella giornata speciale dedicata da Capri a Neruda sono state descritte la sua figura e la sua vitalità di poeta dell’amore e dell’impegno civile. Ippolito mette in evidenza che il decesso è avvenuto alla vigilia della sua partenza per il Messico, dove lui avrebbe potuto guidare la resistenza alla dittatura di Pinochet. Il certificato di morte attribuito al cancro è sicuramente falso. La cartella clinica è scomparsa, manca l’autopsia. Ippolito ha raccolto le prove sostenibili e gli indizi della fine non naturale di Neruda. Per la sua drammatica ricostruzione, l’autore si è avvalso di una vasta documentazione proveniente dalle fonti più disparate: archivi, perizie scientifiche, testimonianze, giornali cartacei e on-line, radio, televisioni, blog, libri, in Cile, Spagna, Brasile, Messico, Perù, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Italia.

Il libro è scritto con il rigore dell’inchiesta e lo stile di un thriller mozzafiato. Protagonista, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista.

Tags:

You Might also Like

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.