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CRONACA

Imbarcazione presa a noleggio a Castellammare affonda, paura per 7 naufraghi soccorsi dalla Guardia Costiera di Capri. LE FOTO

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Imbarcazione cola a picco, paura nelle acque davanti l’isola di Capri, nella Cala di Mitigliano a Massa Lubrense. Nel tardo pomeriggio di ieri, la Guardia Costiera di Capri ha ricevuto un mayday da parte di un’unità da diporto (semicabinato di 7 metri circa) che stava affondando a poca distanza da Punta Campanella, con 7 naufraghi in mare.

Con il coordinamento del Reparto Operativo dell’ IV M.R.S.C. (Maritime Rescue Sub Centre) della Campania, la Capitaneria provvedeva ad inviare immediatamente in zona la motovedetta CP 858 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Capri, facente parte del dispositivo estivo “mare sicuro”. L’unità di soccorso, giunta poco dopo sul posto, trasbordava quattro delle sette persone dalle due unità da diporto che intanto, trovandosi nelle vicinanze in transito, avevano prestato le prime assistenze del caso, imbarcando i naufraghi, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Fortunatamente, le 7 persone recuperate (cinque uomini e due donne, di circa 40 anni, tutte campane), risultavano spaventate, ma in generali buone condizioni di salute. Gli stessi erano partita dalla zona di Castellammare di Stabia con l’unità da diporto, locata per l’occasione per una giornata in mare, prima del repentino imbarco d’acqua a bordo, per cause ancora in corso di accertamento.

Nel frattempo, la motovedetta CP 858, dopo aver sbarcato i naufraghi nel porto di Capri, ritornava nella zona dell’evento dove era presente l’unità semisommersa con la prua affiorante, per monitorare l’area e verificare l’assenza di inquinamenti in atto. Al tempo stesso, forniva la necessaria cornice di sicurezza in area per evitare l’attraversamento da parte di altre unità e per le operazioni di rimorchio che, poco dopo, prendevano avvio a cura della ditta proprietaria dell’unità, intanto allertata dalla Sala Operativa di Circomare Capri, scongiurando ed impedendo, così, qualsiasi forma di inquinamento.

Contemporaneamente, personale della Guardia Costiera in sede esperiva i primi accertamenti finalizzati alla ricostruzione della dinamica, secondo quanto riferito dagli occupanti di bordo, le cui cause sembrerebbe riconducibili ad aspetti tecnici, ovvero ad un malfunzionamento della pompa di sentina di bordo; successivamente, veniva fornita assistenza per il rientro nel porto di Castellammare di Stabia in favore dei naufraghi, che durante l’affondamento avevano smarrito anche parte di indumenti ed effetti personali.

Un’operazione di soccorso che si è svolta in tempi rapidissimi con la massima efficacia ed efficienza, volta, in primis, alla salvaguardia della vita umana in mare ed in secondo luogo a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino, in un’area particolarmente sensibile come il tratto di mare in questione.

Operazione resa possibile, grazie al coordinamento della Direzione Marittima di Napoli, che può sempre contare sulla prontezza operativa del personale alle proprie dipendenze e delle diversificate capacità di intervento, nell’ambito di un dispositivo di soccorso efficace, coordinato e ramificato lungo tutta la costa campana, peraltro rafforzato ulteriormente, in termini di impiego operativo di mezzi e risorse, per questo caldo weekend di Ferragosto.

Infine, è il caso di evidenziare il prezioso contributo di quei diportisti che, animati da virtuose ed encomiabili azioni in aiuto del prossimo, possono talvolta favorire l’intervento dei professionisti del soccorso, contribuendo alla migliore riuscita delle operazioni emergenziali e quindi alla salvaguardia delle vite umane in mare.

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