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CRONACA

Fedele (Atex Campania): “Da Sorrento e Capri fortissima protesta per la ripartizione del Recovery Fund che uccide il turismo”

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“Da Sorrento e Capri fortissima protesta per la ripartizione del Recovery Fund che uccide il turismo“. E’ qusnto si legge in un comunicato diffuso da Sergio Fedele, presidente Atex Campania, Associazione Turismo Extralberghiero.

“Ieri – aferma Fedele – è stato comunicato che sulla bozza del Recovery Fund (sulla quale non c’è ancora il via libera del Cdm) ammontano a 196 miliardi le risorse che il governo metterà per le sei macro-aree del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. In questa ripartizione per il binomio turismo-cultura sono stati destinati 3 miliardi di euro. Una decisione che darebbe un colpo mortale al turismo. Questo settore doveva a nostro avviso essere uno degli Asset principali cui distribuire i Recovery Fund. Non è stato così e soprattutto sono stati destinati solo 3 miliardi (insieme alla cultura), un importo con cui si dovrebbe fronteggiare la strategia di assistenza e ripartenza di cui il settore ha necessità assoluta. Un importo ridicolo per le oggettive esigenze del turismo”.

“Il nostro turismo – prosegue il presidente di Atex – è in agonia. Senza risorse non potrà resistere né ripartire.Tutti sappiamo che le risorse per il turismo non possono venire dai Comuni o dalle Regioni. Perdere l’occasione dei Recovery Fund significa spazzare via il turismo e soprattutto località che vivono esclusivamente di turismo”.

“Se si pensa di dare briciole o misure come il bonus vacanze, il nostro turismo non riuscirà a resistere e a ripartire. Occorre una mobilitazione di tutte le persone che hanno un minimo di buon senso e di tutti coloro che operano nel settore. Per questo Atex ha rivolto un appello a rapprentanti istituzionali nazionali, regionali, ai sindaci dei Comuni della Penisola Sorrentina e dell’isola di Capri, a assessori al Turismo, al Presidente della Camera di Commercio, ad altre associazioni e ai media affinché arrivi al Governo una voce forte dai nostri territori per cambiare la ripartizione dei Ricovery Fund”, conclude Fedele.

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