Capitale italiana della cultura, da Procida duro attacco a Capri: “L’iniziativa caprese è puro marketing o è azione di disturbo verso di noi”

Da Procida arriva un duro attacco a Capri da parte di un’associazione culturale. Il Mattino di oggi, nelle pagine locali, titola: “Capitale della Cultura. Capri punta al 2024. Procida: Scorrettezza”. Il quotidiano delle isole Il Golfo rincara la dose e a tutta pagina mette un punto di domanda: “Il ‘dubbio’ procidano: ma Capri è con noi o contro di noi?”.

Due isole l’una contro l’altra, quindi, per contendersi il titolo di «Capitale italiana della Cultura». A Procida, come raccontano i giornali di oggi, qualcuno non ha gradito la decisione di Capri di candidarsi per il 2024, proprio mentre si è al rush finale per l’ assegnazione del riconoscimento per il 2022, traguardo che vede Procida in corsa con Ancona, Bari, Cerveteri, L’ Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania.

«Con tutto il rispetto per Capri e la sua comunità – si legge in una nota dell’ associazione culturale Procida in movimento, presieduta da Giuseppe Giaquinto – penso che sia quantomeno inopportuno avanzare la sua candidatura a capitale della cultura 2024 proprio alla vigilia dell’ assegnazione del titolo 2022. Come sappiamo, sarà compito della giuria tecnica, a metà gennaio, individuare la candidatura vincente. Francamente, è difficile immaginare che la commissione possa attribuire per due volte consecutive a un’ isola, per di più campana, il riconoscimento. Anche in considerazione del fatto che per il 2023 sarà assegnato a Bergamo e Brescia quali città più colpite dall’ emergenza Covid. È evidente che l’ iniziativa del comune di Capri, se non è un’ azione di puro marketing, costituisce un’ azione di disturbo verso Procida. Sembra un messaggio al palazzo romano: guardate che nel 2024 ci sarà Capri che potrà diventare l’ isola capitale della cultura in Italia».