Slot machine, colpo di scena: il Tar dà ragione agli esercenti e annulla la delibera del Consiglio Comunale di Capri

Vincono gli esercenti contro il Comune: a Capri, per ora, resteranno slot machine e videopoker.

Il regolamento di Capri sulle slot non è stato adottato con la maggioranza prevista dallo Statuto comunale e pertanto deve essere annullato. È quanto ha stabilito il Tar Campania nella sentenza che ha accolto il ricorso dell’impresa Medj Pub, rappresentata dall’avvocato Cino Benelli. La società, insieme alla ricevitoria Raiola, si era rivolta ai giudici contro la deliberazione dello scorso settembre con cui il consiglio comunale aveva approvato il divieto assoluto per gli apparecchi da gioco a meno di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili.

Agli esercizi pubblici e alle attività commerciali, riferisce Agipronews, erano stati concessi 90 giorni di tempo per eliminare le slot, prima della decisione del Tar: lo Statuto comunale di Capri prevede che i regolamenti vengano adottati, in prima votazione, con “il voto favorevole dei 2/3 dei consiglieri assegnati al Comune; nelle successive votazioni sarà sufficiente il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati”. La disposizione sulle distanze minime era stata approvata in prima convocazione “con 7 voti favorevoli e 4 voti contrari, su 13 consiglieri (compreso il sindaco), di cui 2 assenti”. Un numero insufficiente secondo le disposizioni di legge: “Per l’approvazione del Regolamento comunale, in base all’attuale disciplina vigente nel Comune di Capri, risulta necessario in prima convocazione il voto favorevole di 8 componenti dell’organo consiliare (compreso eventualmente il sindaco)”, ha concluso il Collegio, che dunque ha annullato la delibera e tutti gli atti conseguenziali.

Per ora, quindi, a Capri restano le slot machine negli esercizi pubblici.