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Il paesaggio tra nozione, trasformazioni e tutele: un manifesto per difendere il territorio e la bellezza di Capri. Il bilancio del convegno promosso a cent’anni dalla prima edizione

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“Il Paesaggio: nozione, trasformazioni, tutele”: un manifesto per difendere il territorio e la bellezza di Capri.
La seconda edizione dello storico Convegno del Paesaggio, a cento anni dalla sua “prima”, ha messo insieme esperti, norme, idee per guardare ad un futuro lontano dalle speculazioni e vicino allo sviluppo.
Si è conclusa la due giorni del Convegno, organizzato dal Comune di Capri, in collaborazione scientifica dei Dipartimenti di “Giurisprudenza” e di “Studi Economici e Giuridici” dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, di “Scienze Politiche” dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, di “Comunicazione e ricerca sociale” dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza” e della Rivista di Diritto Pubblico e Costituzionale “PasSaggi”.
L’appuntamento finale con la tavola rotonda moderata dalla Professoressa Paola Marsocci dell’Università “La Sapienza” di Roma, dalla quale è emersa la necessità di educare al bello le future generazioni e mettere al centro il tema dell’ambiente, del green, della tutela delle coste, andando oltre i problemi dei beni territoriali e immobiliari.
Il dibattito ha visto confrontarsi il Professore Alberto G. White (docente di storia dell’architettura dell’Università La Sapienza di Roma), la Professoressa Anna Papa (docente di istituzioni di diritto pubblico dell’Università Parthenope di Napoli) e la Professoressa Isabella Pezzini (docente di filosofia e teoria dei linguaggi dell’Università La Sapienza di Roma).
L’importante iniziativa culturale, promossa ed organizzata dal Sindaco di Capri Marino Lembo e dall’assessore ai beni culturali Paola Mazzina, ha fatto da apripista ad una serie di appuntamenti che si svilupperanno nel 2022, anno del centenario del primo Convegno organizzato dall’allora Sindaco di Capri, l’intellettuale e scrittore Edwin Cerio.
Nella giornata conclusiva si sono avvicendati sul palco della Sala Pollio del Palazzo dei Congressi di Capri docenti universitari, giuristi, costituzionalisti, architetti, che si sono confrontati nella mattinata sul tema “Fruizione versus tutela?” con relazioni ed interventi che hanno toccato argomentazioni in materia paesaggistica, ambientale e culturale e sul patrimonio sia archeologico che territoriale e sottomarino. Inoltre, protagonista della giornata è stata la “Pianificazione, valorizzazione e comunicazione” con riflessioni sull’urbanistica.
L’evento caprese è stato aperto dal Sindaco Marino Lembo, che ha sottolineato come «La tutela del paesaggio deve essere intesa  quale elemento di progresso”, ricordando le parole di Cerio, in conclusione del Convegno del secondo scorso: ” Il tormentoso lavoro, l’ingrato travaglio di chi si cimenta nelle sue forze migliori, la sua passione nell’esaltazione di quest’isola e la dedizione a questa terra, questa fatica umile, orgogliosa, di esaltazione, vasta di ricordi”.
Concetti ribaditi con forza dall’assessore ai beni culturali Paola Mazzina che ha annunciato che verranno pubblicati gli atti del convegno. “Il desiderio e l’obiettivo – ha spiegato Paola Mazzina – è che resti traccia di questo importante appuntamento”. L’assessore inoltre ha messo in luce come “il tema della tutela del paesaggio da una parte è elemento di sviluppo e di progresso e dall’altra impone che ci si occupi con altrettanta determinazione ed attenzione delle minacce derivanti dallo sfruttamento e dalla speculazione del territorio, preoccupazioni che oggi più che mai rendono di grande attualità il ‘Manifesto per la bellezza di Capri’ del Convegno del Paesaggio del 1922.”
In questo senso, l’approccio interdisciplinare che ha caratterizzato il Convegno ha confermato la sua fruttuosità e l’importanza del ruolo che ha rappresentato come agorà e volano per ospitare una serie di contributi fondamentali sottolineando come sia fondamentale capirsi sulle parole e i concetti espressi sulla tematica.
In conclusione, sintesi efficace del Convegno sono state le parole del Professor Alberto G. White:  “Si conserva quello che si conosce, bisogna puntare sull’educazione alla bellezza e sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni a ciò che ci circonda”.

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