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CRONACA

Il fratello di Melillo: “Emanuele era perfettamente vigile. Il processo sarà lungo e sgradevole e la contrapposizione riserverà ulteriori contestabili certezze o ambigue falsità”

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Marco Melillo, il fratello di Emanuele, l’autista dell’Atc di Capri morto nel luglio del 2021 a seguito dell’incidente del bus, interviene commentando le notizie di stampa sulla chiusura delle indagini preliminari.

“Voglio ricordare a tutti – scrive Marco sui social network – che questa è solo la ‘chiusura delle indagini preliminari’ da parte della Procura di Napoli, quindi non è stato fatto neppure il primo passo dell’effettivo processo che, secondo noi, sarà lungo e sotto alcuni aspetti anche sgradevole soprattutto per noi familiari che abbiamo perso il caro Emanuele”.

“Comunque il Procuratore, nell’emettere il verdetto di ‘chiusura indagini’, ha individuato 9-10 presunti colpevoli, ed ha soprattutto affermato che si tratta di una ‘morte sul lavoro per cause esterne al conducente del veicolo’ (per il momento e solo per il momento colpevoli sono la strada e la ringhiera)”, prosegue il fratello dell’autista.

“Tenete ancora presente – aggiunge – che vi sono stati ben 6 passeggeri presenti sul pulmino precipitato (più una signora del lido sottostante che ha visto tutta la scena della disgrazia) che nell’interrogatorio ‘unanimamente’ hanno dichiarato che l’autista era perfettamente vigile tant’è che ha cercato di fare il possibile (riuscendo anche in parte ad accostare il mezzo alla ringhiera) per riportare il pulmino in carreggiata. Inoltre, solo dalle successive analisi fatte sulla salma (ispezione della milza e del pancreas), pare e sottolineo pare, che vi siano state trovate delle ‘sospette’ tracce di sostanze stupefacenti”.

“Ovviamente, Emanuele non c’è più e tutto ciò che accade fa parte della dialettica processuale atteso che alcuni indagati rischiano parecchi anni di galera per omissioni ‘gravissime’ riguardanti la sicurezza sulla strada e sul luogo di lavoro. Come accennato in precedenza, secondo me, la “contrapposizione” processuale riserverà ulteriori contestabili certezze o ambigue falsità. Un caro saluto a tutti voi”, conclude Marco sui social.

L’avviso di conclusione indagini, ricordiamo, è stato notificato a nove persone: il legale rappresentante della società di trasporto pubblico caprese Atc, il medico che avrebbe dovuto tenere sotto controllo lo stato di salute dell’autista, un dirigente della Provincia di Napoli (per il periodo che va dal 2006 al 2010), un tecnico responsabile della manutenzione straordinaria della strada provinciale 66 (sulla quale avvenne l’incidente), quattro funzionari della Città Metropolitana di Napoli e il dirigente della gestione tecnica strade e viabilità.

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