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CRONACA

Problema demolizioni, nuovo incontro a Montecitorio. Le proposte dei comitati racchiuse in cinque punti

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Il problema delle demolizioni e dell’abusivismo edilizio affrontato ieri in una nuova riunione a Montecitorio. I rappresentanti delle associazioni e dei comitati sono stati ricevuti dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia e dai deputati dello stesso partito Michele Schiano e Imma Vietri.

Tramite l’avvocato Bruno Molinaro i comitati hanno formulato richieste e proposte racchiuse in cinque punti.

In primo luogo un provvedimento legislativo che possa graduare secondo criteri di ragionevolezza le demolizioni giudiziali, lasciando per ultime le case di necessità. Preso atto della redigenda riforma del Testo Unico dell’edilizia (D.P.R. 380/01) è stata proposta la trasformazione della demolizione giudiziale da condanna a carattere amministrativo (pena  accessoria) in condanna a carattere penale,  pertanto prescrivibile nei cinque anni. Quindi, la modifica dell’art. n.36 del D.P.R. 380/01 introducendo nelle pratiche di sanatoria edilizia la sola mono-conformità agli strumenti urbanistici vigenti al momento della presentazione  dell’istanza. E’ stato proposto di evidenziare con provvedimento legislativo che i permessi di costruire in sanatoria rilasciati da un ente locale possono bloccare la procedura di Resa, in modo che su tali titoli edilizi il giudice di esecuzione non possa interferire. Per le aree vincolate e non, preso atto che non è possibile attuare altri condoni edilizi, la proposta è quella di procedere con interventi di riqualificazione del costruito, secondo procedure cosiddette di “ravvedimento operoso”.

“Allo stato attuale, le varie associazioni dei comitati hanno formulato al Governo in carica queste cinque indicazioni/proposte, mettendo a disposizione i propri consulenti per ogni ulteriore suggerimento che potesse essere utile alla causa. Nei prossimi mesi vigileremo sull’evolversi della problematica tutelando per quanto possibile il diritto alla casa dei cittadini”, fanno sapere dal comitato per il diritto alla casa dell’isola di Capri, che era presente all’incontro a Roma con l’architetto Paolo Di Tommaso.

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