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CRONACA

L’Unione Nazionale Consumatori: “Biglietti finiti, le compagnie marittime continuano a disattendere l’accordo sulla quota residenti. Negato ai capresi il diritto alla mobilità, intervengano le amministrazioni comunali”

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La delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale Consumatori va all’attacco delle compagnie marittime, raccontando dell’ennesima giornata di disagi per i residenti a Capri e Anacapri. Una domenica, l’ultima di luglio, nella quale, riferisce l’Unc, “è stato negato il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale” poichè molte corse di diverse compagnie da Napoli per Capri risultavano già sold out dal giorno prima. L’Unc rende noto che perfino la Caremar non aveva disponibilità di biglietti nemmeno da acquistare online per la partenza della nave delle 7.55. E così diversi cittadini, sballottati da un molo all’altro ad elemosinare un biglietto, hanno dovuto attendere e faticare non poco prima di poter riuscire a trovare un posto a bordo. “Non rispettato il protocollo d’intesa sottoscritto dalle compagnie con i Comuni per destinare una quota di biglietti ai residenti isolani”, accusa l’associazione dei consumatori, ricordando l’accordo (che alleghiamo sotto) firmato nel 2019 che prevedeva che per ogni corsa venissero destinati almeno 40 posti ai residenti. L’Unione Nazionale Consumatori attacca: “È necessario che intervengano le amministrazioni comunali. Non si può assolutamente più consentire che vengano calpestati i diritti costituzionali di chi deve fare rientro a casa o andare a lavorare. Per gli operatori marittimi gli accordi intercorsi negli anni con i Comuni, con la quota passeggeri destinata ai residenti, sono divenuti carta straccia. Esiste un protocollo d’intesa e va rispettato. Se le compagnie lo disattendono è obbligo fare valere tale accordo in ogni sede, considerando il grave inadempimento a danno dei cittadini e la violazione di diritti personalissimi, quali quello alla mobilità. Sul punto chiederemo formalmente ai Comuni di attivarsi per mettere in esecuzione tale accordo”.

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