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CRONACA

Rdb armatori di Torre del Greco e hotel La Palma di Capri: c’è un’offerta di concordato fallimentare

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Fallimento Rdb, arriva a sorpresa un’offerta al di fuori delle aste. A pochi giorni dalle due aste fissate per la vendita dal ramo shipping e dell’hotel La Palma di Capri, nel fallimento della società Rbd Armatori di Torre del Greco (Napoli) irrompe una proposta di concordato fallimentare con assunzione. A darne notizia è il quotidiano economico Milano Finanza di oggi.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza è infatti pervenuta ai curatori fallimentari della società (Giovanni Alari, Vincenzo Ruggiero e Luciano Caiazzo) un’offerta da 270 milioni di euro per rilevare in blocco e senza asta il ramo shipping (13 navi portarinfuse secche e liquide con relativi contratti e personale) per il quale era stata fissata un’ asta con prezzo base pari a 190 milioni di dollari, l’hotel di Capri (valore a base d’asta 35 milioni di euro), l’immobile sede della società (Villa Olivella a Torre del Greco) e la liquidità in cassa.

Un pacchetto che in totale dovrebbe valere come minimo 230 milioni di euro (stando ai valori delle vendite giudiziarie programmate per il prossimo 22 febbraio). In realtà, nonostante la base d’ asta per le 13 navi sia stato fissato a 190 milioni di dollari (dopo che la scorsa estate il primo tentativo di vendita a 200 milioni di dollari era andato deserto), il solo valore della flotta, ai livelli di mercato attuali, viene stimato da VesselsValue.com in 282 milioni di dollari (circa 248 milioni di euro). Dunque se al ramo shipping si aggiunge il valore degli asset immobiliari e la liquidità in cassa la somma ottenibile da una vendita giudiziaria potrebbe pure risultare superiore ai 270 milioni di euro previsti da questa proposta di piano di concordato fallimentare.

“Spetterà ora al giudice Valentina Vitulano del tribunale di Torre Annunziata – scrive Mf – decidere se la somma messa sul piatto sia da considerare sufficiente per soddisfare gli interessi dei creditori (tra i quali, va ricordato, spicca Pillarstone Italy) o se invece sia preferibile procedere con la vendita all’asta del ramo shipping e degli immobili nella speranza di incassare una somma più elevata. A far pervenire ai curatori questa offerta di concordato fallimentare pare sia stato un fondo qualificatosi con l’ acronimo B&G, non è chiaro al momento se si tratti di un veicolo riconducibile all’ hedge fund francese Boussard&Gavaudan oppure un’ entità controllata dal fondo di private equity Reuben Brothers. Quest’ ultimo ha una propria sede anche in Italia ed è specializzato in investimenti nel settore navale tramite le società Rb Shipping e Rb British Marine (pochi anni fa ebbe occasione di fare affari con Scerni di Navigazione)”.

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