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Da Capri a Venezia: sbarca in Laguna la Liquid Art System di Franco Senesi con la mostra Dystopia di Seo Young Deok

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Dystopia è il titolo della mostra personale di Seo Young Deok organizzata da  Liquid Art System, gruppo internazionale di gallerie con sede a Capri, presso la Chiesetta della Misericordia di Venezia. L’esposizione, curata da Angelo Crespi, è composta da nove sculture in acciaio inossidabile raffiguranti corpi umani.
“Dystopia” indica la metafora di un luogo che non è più caro all’uomo, un’utopia al contrario, dove gli uomini diventano meccanismi di un ordigno che li preme e li schiaccia.
La mostra si sviluppa attorno ai concetti di pieno e vuoto, rimandando alla cultura antica occidentale ed alle filosofie orientali: da un lato, i simboli della bellezza della forma che permane, dall’altro lo svuotamento dell’umanità alle prese con un mondo contemporaneo sempre più disumano .
Per la sua prima esposizione a Venezia, Franco Senesi, CEO di Liquid Art System ha scelto una location d’eccezione: la Chiesetta della Misericordia. Uno dei luoghi più  suggestivi della Serenissima per l’arte contemporanea: una grande storia costruita secolo dopo secolo: dal periodo bizantino, all’architettura gotica durante il Medioevo, al Barocco.
Le opere in mostra proseguono il dialogo tra le diverse epoche e culture.
Composti e al contempo imprigionati da catene di ferro, i lavori di Seo rimandano esplicitamente alla tecnologia industriale, traducendosi tramite  il recupero e il riassemblaggio di catene da bicicletta,  in volti e figure.
Le sculture, appartenenti alle serie Meditation, Anguish e Nirvana, appaiono sinuose e malinconiche: personaggi senza volto afflitti dal morbo della meccanizzazione e dell’industrializzazione della società odierna.
Opere perfette nella loro postura quasi sacrale trovano negli spazi della chiesetta della Misericordia di Venezia un palcoscenico emozionante dove antico e contemporaneo entrano in perfetto dialogo.
L’opening è fissato per il 27 marzo alle ore 18:30. La mostra, tra i grandi eventi artistici che precedono il fitto calendario della Biennale 2019, sarà visitabile fino al 14 aprile.

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