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CRONACA

Giornali e siti web: è ovunque il caso giudiziario dell’imprenditore finito in trappola a Capri. Ecco i “ritagli”

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Giornali, siti web e tv: basta cliccare sui motori di ricerca e si scopre che da oltre 24 ore la notizia di Capri più letta è quella dell’imprenditore di Bellizzi (Salerno) finito in trappola e accusato ingiustamente di spaccio di droga a Capri. Il giornale di Capri “535-l’informatore popolare” ha parlato senza mezzi termini di una pagina di vergogna per Capri, mentre il giorno precedente un ampio articolo veniva pubblicato sull’edizione nazionale del Fatto Quotidiano. La vicenda è rimbalzata attraverso il tam tam, in men che non si dica, nelle redazioni giornalistiche campane, tanto da essere pubblicata sui principali organi di informazione. L’agenzia di stampa Adnkronos ha dedicato più lanci alla bruttissima storia di cronaca giudiziaria, mentre Il Mattino e La Repubblica hanno pubblicato in grande evidenza la notizia sulle proprie home page. Ampia diffusione sulle edizioni cartacee: Il Mattino (che dedica addirittura quasi una pagina sull’edizione nazionale), il Corriere del Mezzogiorno, Cronache di Napoli. Notevole risonanza poi a Salerno, zona di residenza dell’imprenditore: la notizia è in prima pagina sul quotidiano Cronache ed è sul sito Salernonotizie collegato all’emittente Lira Tv.

Tutti hanno dato, in linea di massima, lo stesso taglio alla notizia ricostruendo l’inquietante vicenda sulla base di quanto contenuto negli atti giudiziari: un imprenditore originario di Salerno, Marcello Panico, incensurato, è stato oggetto di un’azione squallida con l’obiettivo di procurargli guai con la giustizia e di fargli perdere i lavori di manutenzione telefonica che aveva a Capri per conto della società Sirti. Il trappolone, come ormai è noto a tutti, è consistito nel piazzargli 5 palline di cocaina nel furgone di servizio, nel gennaio del 2017. La polizia, a seguito di una soffiata fatta (secondo il pm titolare dell’inchiesta) dal giornalista caprese Felice Spinella, trovò effettivamente la droga nella macchina di Marcello Panico. L’imprenditore fu indagato per reati di droga, la notizia ebbe immediato risalto mediatico online e Panico perse i lavori a Capri, lavori affidati poi ad una società caprese, la Edil Capri, il cui amministratore è amico di lunga data del giornalista. Al termine delle indagini preliminari, Panico – fortemente provato da un’accusa ingiusta nei suoi confronti – è riuscito a dimostrare la propria innocenza senza finire a giudizio, visto che il procedimento penale a suo carico è stato archiviato dal gip. Contemporaneamente è stato aperto un procedimento – collegato al primo – nei confronti di Spinella che, secondo una delle ipotesi investigative avanzate dal pm Giancarlo Novelli anche sulla base di intercettazioni telefoniche e acquisizione di tabulati, si sarebbe reso protagonista della simulazione di reato in concorso con l’amico imprenditore caprese. La vicenda è destinata a nuovi sviluppi: l’inchiesta dovrà stabilire chi materialmente ha piazzato la droga nell’auto di Panico e quale il ruolo avuto dalle singole persone a vario titolo coinvolte nella storia.

Ecco come giornali e siti titolano e cosa scrivono della vicenda.

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