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CRONACA

La Certosa di Capri inutilizzabile per saggi di danza ed eventi locali: l’Unione Nazionale Consumatori chiede l’intervento del Ministro e della Soprintendenza

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In una nota inviata al Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli, ai vertici della Soprintendenza e per conoscenza al sindaco di Capri Marino Lembo, l’Unc-Unione Nazionale Consumatori delegazione Isola di Capri “lamenta e segnala lo stato di incuria e degrado in cui versa oggi l’antica Certosa di San Giacomo, a seguito dell’evento ‘Bulgari’ dell’ 11 giugno scorso”.

Teodorico Boniello, nella qualità di delegato per l’isola di Capri dell’Unione Nazionale Consumatori, ricorda: “In tale occasione, il chiostro grande dell’ antico complesso monumentale è stato trasformato, con allestimenti di vario genere, in un palcoscenico per sfilate di alto pregio. Dalla manifestazione a tutt’oggi, purtroppo, riscontriamo che non solo la Certosa versa in condizioni di degrado, con tubi innocenti, materiale di qualunque genere, rifiuti posti addirittura sul prato, elementi nocivi dell’immagine dell’intera isola, come è facilmente riscontrabile dalle foto allegate alla presente, ma anche è divenuta inutilizzabile per eventi di livello e di produzione locale, come ad esempio l’annuale spettacolo della scuola L’Isola Danza, saggio di fine anno dei bambini capresi, che ogni anno viene organizzato nel chiostro grande del plesso trecentesco e dove accorrono per ogni serata oltre mille spettatori”.

“Allo stato l’organizzazione di tale evento, prevista per domani sera, è divenuta praticamente impossibile, sia per la presenza dei suddetti materiali, ma anche per la assurda richiesta economica che la Soprintendenza avrebbe formulato all’ organizzazione dello spettacolo, in cui richiede addirittura un costo per la bigliettazione degli eventi, organizzati, come sempre, per i capresi e con i capresi. Ma non solo il plesso è divenuto anche inaccessibile ai visitatori ed ai turisti. Il cattivo stato di manutenzione ne sta inficiando la fruibilità di un bene unico del nostro patrimonio storico”, continua Boniello che conclude la nota invitando, “da subito, a rendere utilizzabile l’antica Certosa, al fine di evitare che l’ economia turistica, nonché l’immagine dell’ isola, venga ulteriormente danneggiata”.

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