“Le compagnie di navigazione sono tenute alla disciplina dei flussi di imbarco e sbarco sul porto di Capri”: parte l’esposto

“È fatto obbligo alle società di navigazione di disporre di adeguato servizio sulle banchine con personale proprio allo scopo di indirizzare ordinatamente i passeggeri all’imbarco e di curarne il deflusso sia all’imbarco che allo sbarco. Detto personale deve essere vestito in maniera tale da essere facilmente individuato dai passeggeri”. E’ quanto prevede l’articolo 27 dell’ordinanza 99 del 1999 della Capitaneria di Porto. Sul molo di Capri questo obbligo viene rispettato dalle compagnie di navigazione? Sull’argomento l’avv. Gaetano Simeoli, presidente dell’associazione Capri in Europa, ha annunciato la presentazione di un esporto al comando generale delle Capitanerie di Porto a Roma e alla Procura militare a Napoli.

“Con tutti i milioni di euro che incassano e con la grave mancanza di lavoro giovanile nel napoletano, potrebbero assumere tanto personale solo rispettando le ordinanze”, afferma Simeoli che ha chiesto di verificare se sia vero che molte corse, sia al mattino che alla sera, siano sprovviste del personale a terra previsto dall’articolo 27 dell’ordinanza “lasciando decine e decine di passeggeri, auto e camion e turisti che non sanno dove andare. Non è una bella immagine, se confermata, per l’isola di Capri. Alla Capitaneria di Porto l’onere di controllare e verbalizzare. L’ammontare di ogni multa è circa 2 mila euro al giorno, quasi il costo di un dipendente in un mese”.