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CRONACA

Il coronavirus non ferma gli abbattimenti: iniziate due demolizioni in poche ore ad Anacapri

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La lotta all’abusivismo intrapresa dalla Procura Generale di Napoli va avanti senza sosta, le ruspe non si fermano nemmeno di fronte all’emergenza coronavirus. Due demolizioni sono iniziate nel giro di poche ore ad Anacapri, in esecuzione di altrettante “Resa”. La prima ieri mattina in via Veterino dove si sono presentati i tecnici e i periti nominati dalla Procura insieme alla Polizia per dare il via al ripristino con demolizione di un terrazzamento, colonnati ed altri abusi. L’altro caso oggi pomeriggio in via Castagnelle, nella zona della Migliara, dove i proprietari aiutati da amici e familiari hanno avviato l’intervento di smontaggio di infissi e porte del proprio manufatto destinato alla demolizione, benché oggetto di richiesta di condono, e interessato in queste ore di “visita” da parte della Procura.

I rappresentanti dei comitati per il diritto alla casa non sono per nulla entusiasti della piega che ha preso la vicenda degli abbattimenti.

Durissimo è il commento di Raffaele Cardamuro, leader del comitato nazionale “Io Abito”, che ha diffuso anche queste foto: “3000 contaminati 108 morti, scuole chiuse sino al 15 marzo, da 65 anni in poi non uscite da casa, ma il business delle demolizioni non si ferma nemmeno col coronavirus. Buttata fuori dalla casa una famiglia caprese per la demolizione non di una villa faraonica dei radical chic ma di un caprese che vive l’isola tutto l’anno. Ma non vi prendete vergogna?”.

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