Bozzaotre: “Capri deve ripartire, se si vuole salvare il salvabile stiamo per finire fuori tempo massimo”
19 Maggio 2020
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Io non riesco a capire ancora cosa si è deciso di fare, e soprattutto quando lo si vorrebbe fare.
Tante cose saranno diverse, tante cose che davamo per scontate fino a non molti mesi fa oggi vanno di nuovo riconquistate, tante cose magari non troppo precise a cui in passato non davamo peso oggi rischiano di diventare decisive, eventuali situazioni di disorganizzazione stavolta si pagherebbero care e così via.
Ma in tutto questo, credo che ci sia per l’Amministrazione Comunale una montagna di lavoro da fare che per ora non mi sembra neanche cominciato.
La nostra proposta di chiamare degli esperti, di programmare tramite loro le iniziative per riorganizzare trasporti, spazi, gestione di eventuali contagi, comunicazione, marketing ecc. mi sembra che non sia piaciuta. Lo posso capire, si è tornati a quell’epoca in cui tutto ciò che dice l’opposizione è sbagliato a prescindere e quindi non potevo aspettarmi niente di diverso. Tavoli, task force, circoli scipionici e quanto altro sono stati istituiti mesi fa ma non sono stati mai convocati.
Però c’è un però: i problemi restano, c’è un paese che deve ripartire e lo deve fare entro pochissime settimane, e lo deve fare nonostante una pandemia purtroppo ancora in atto, e lo deve fare per forza perchè l’immagine di una Capri chiusa non possiamo permettercela, e perchè la chiusura anche di buona parte delle imprese produrrebbe effetti disastrosi sul tessuto economico e sociale dell’isola.
Sintetizziamo ad esempio alcune questioni:
– OSPEDALE E GESTIONE DEL CONTAGIO
Cosa facciamo di fronte ad un eventuale caso di contagio? Al momento non sembriamo granchè attrezzati, anzi non lo siamo per niente. E allora opzionare e attrezzare qualche struttura che rimarrà chiusa può essere una soluzione per isolare eventuali contagiati? Si? E questa cosa QUANDO LA VOGLIAMO FARE? A Natale?
– TRASPORTI
I trasporti: quanti passeggeri ad ora possiamo far sbarcare per evitare ressa sul porto (che quest’anno non sarebbe “brutto per i turisti” ma sarebbe pericolosissimo), e come possiamo muovere i turisti da Marina Grande al centro? Fermo restando il servizio dei taxi, la Funicolare e la Atc, portando così poche persone alla volta non potranno reggere. Il servizio pubblico va potenziato, e in questo si potrebbero coinvolgere le società private che fanno noleggio con conducente che verosimilmente avranno subito una forte contrazione della domanda. Sarebbe un modo per potenziare i servizi di trasporto, far lavorare queste società che altrimenti rischiano di restare ferme e nello stesso tempo soprattutto garantire un servizio di collegamento sicuro ed efficiente. Ma se questa può essere una soluzione, QUANDO LA DOBBIAMO ORGANIZZARE?
– GLI SPAZI PUBBLICI
L’utilizzo degli spazi pubblici: piazze, vicoletti stretti, spiagge? Come vogliamo comportarci? Senza regole di comportamento, senza attrezzarle, senza individuare una disciplina di accesso, senza organizzare servizi periodici di sanificazione come pensiamo di ospitarli i turisti? QUALCUNO CI STA LAVORANDO? Oppure stiamo soltanto dando rassicurazioni e promesse senza “quagliare” niente?
– I SENTIERI
Le passeggiate: con il fatto che al mare non si potrà verosimilmente accedere tutti, possiamo attirare turisti anche facendo leva su un patrimonio naturalistico straordinario. E le condizioni in cui versano alcune zone di Capri in questo momento le avete viste giusto? Siamo messi peggio di qualche mese fa!
Il Sentiero delle calanche per esempio è in condizioni certo non ottimali e non da ora. Sta così da novembre. Muretti a secco che hanno ceduto, enormi alberi che si sono abbattuti dopo le grosse tempeste di vento di questo inverno ecc. ecc. Il Pizzolungo ha recentemente registrato dei problemi molto significativi, che potevano essere evitati con un po’ di manutenzione ed attenzione in più. A Villa Lysis il contratto di gestione è scaduto e non ho visto in tutto questo tempo un indirizzo della Giunta agli uffici in cui si stabilisce come volerne garantire la riapertura. I Giardini della Flora Caprense e la struttura annessa possono essere l’unico spazio centrale dove organizzare manifestazioni mantenendo ovviamente il rispetto delle distanze e delle precauzioni necessarie per impedire il Covid. E le sue condizioni sono semplicemente pietose. Al di là del covid na pulita a terra e na levata di erba si potevano fare. E Via Krupp? Vabè quel capitolo teniamolo ancora un attimo da parte, ma solo per qualche altra settimana.
– IL PORTO TURISTICO ed il DIPORTO
Il diporto: le prenotazioni al Porto Turistico sono state chiuse fino a pochissimi giorni fa. Tantissimi yacht di fronte a tale scempio, hanno prenotato altrove. Si è perso parte di un indotto fortissimo. Ora vediamo di salvare il salvabile, ma anche lì ci vuole organizzazione: all’arrivo a Capri sarà per esempio necessario misurare la temperatura ad ospiti ed equipaggi? Bisogna reperire attrezzature per garantire che tutti lavorino e vivano il porto in sicurezza o no ? E, MA QUANDO LO VOGLIAMO FARE?
E i noleggiatori isolani che negli anni hanno versato tantissimo nelle casse del Porto Turistico, dopo che li abbiamo cacciati dal Porto Commerciale con il regolamento- magagna approvato qualche giorno fa, hanno diritto a qualche riduzione, a qualche aiuto o li lasciamo al loro destino? E soprattutto sempre nello stesso settore le imprese più piccole come le si vuole aiutare?
Oggi 19 maggio non c’è una sola barca che ha diritto ad ormeggiare nel porto commerciale. La procedura dell’anno scorso non la si sta concludendo pur essendo partita 13 mesi fa. Nello stesso tempo però non è stata annullata. Se venisse annullata una nuova graduatoria non sarebbe pronta prima di 60 giorni dall’inizio della nuova procedura. Senza contratto di ormeggio non è possibile fare “ l’inizio attività”. Una proroga della vecchia graduatoria non è possibile anche perchè sarebbe completamente illegale.
Che si vuole fare adesso? C’è stato un anno per affrontare sta cosa e stiamo ancora qua, altro che Covid.
– E GLI AIUTI ALLE IMPRESE E AI LAVORATORI?
Ne stiamo parlando da almeno 2 mesi e non è stato ancora approntato un piano per aiutare le imprese, perchè i volantini pubblicati su Facebook fino a prova contraria non sono atti amministrativi e non valgono quindi niente. Non si è capito come si vogliono aiutare quelle aziende più piccole che rischiano di scomparire. Non si è capito cosa si vuole fare a tutela dei lavoratori, specie di quelli che rimarranno fuori dal circuito occupazionale.
Quanto risparmieranno sui tributi comunali? Quali sono gli incentivi ad aprire? Quanto prenderanno i lavoratori che rimarranno disoccupati?
Non si fa niente, e soprattutto non si capisce niente quando intanto siamo arrivati a fine Maggio. E le imprese, ADESSO e non domani, devono DECIDERE SE E QUANDO APRIRE.
ADESSO e non domani, devono informare gli ospiti su COSA sara’ aperto, COME funzioneranno i servizi, QUANTO viene garantita la sicurezza sull’isola.
INSOMMA: IL COVID NON PUÒ PIÙ GIUSTIFICARE OGNI ASSENZA O DISTRAZIONE!
E ve ne prego, non mi etichettate col fatto che in questo momento dovremmo stare tutti dalla stessa parte e che fare critiche e polemiche è del tutto inutile. Non lo fate, perchè sono 3 mesi che si offre invano un aiuto leale e disinteressato. Sono tre mesi che ho disinnescato qualsiasi polemica, anche facile e fondata.
Non siamo stati mai calcolati e non è un problema. Ci sta.
Ma qualcuno certe cose però le deve pur fare. E invece i punti che a titolo esemplificativo ho trattato sono tanto indispensabili quanto irrisolti.
E sta per finire maggio.
Capisco le difficoltà, capisco la solitudine del tutto prevedibile (già un anno fa) di chi è al comando, capisco davvero tutto.
Però qua se si vuole salvare il salvabile, stiamo per finire fuori tempo massimo.
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