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POLITICA

Bozzaotre (CapriVera): “Per la seconda volta in 4 giorni ci viene impedito di partecipare attivamente al Consiglio Comunale”

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Quello che sta succedendo in queste settimane è inammissibile.
Mi permetterete lo sfogo, frutto di una passione enorme per la politica e per Capri e di uno sconforto che mi viene quando vedo obiettivamente quanto indietro si sia tornati in così poco tempo.
Cosa è successo? Vi rubo un po’ di tempo e ve lo dico.

È la seconda volta in 4 giorni che ci è stato impedito di partecipare attivamente al Consiglio Comunale perché non sono capaci nemmeno di rispettare i termini per la convocazione.
Termini che occorrono per prepararsi adeguatamente e per fare le cose per bene a tutela della cittadinanza. Non si può pensare che possiamo essere d’accordo all’esproprio di alcune proprietà private senza manco vederci le carte. Se avessimo voluto, lo ripeto, avremmo fatto perdere al Comune un finanziamento di più di 700mila euro, e invece ci siamo comportati seriamente nella certezza che avremmo fatto così il bene di Capri e ci saremmo trovati a lavorare in un clima politico più sereno visto il momentaccio che tutti stiamo vivendo.
E invece niente dopo pochi giorni ci chiedono di discutere, senza darci il tempo previsto dai regolamenti, una delibera di assestamento del bilancio in cui sono inseriti pure gli aiuti a famiglie ed imprese dopo che da aprile chiediamo di essere convocati in una commissione ad hoc proprio per trattare questi argomenti e individuare gli aiuti più concreti. Non veniamo riscontrati come se avessimo la rabbia e poi veniamo convocati il venerdì per il lunedì (nonostante il regolamento espressamente dica che ci devono dare almeno 3 giorni lavorativi) perchè era l’ultimo giorno utile per deliberare in tal senso dopo che ci sono stati mesi e mesi a disposizione.

In un momento così difficile è la Maggioranza che deve creare le condizioni per lavorare insieme in un clima sereno. Invece nonostante stiamo porgendo l’altra guancia in continuazione da mesi si fa di tutto per rendere teso il clima politico in un momento in cui si dovrebbe lavorare per aiutare la cittadinanza.
E allora dopo mesi passati a dare disponibilità, a sorvolare su dispettucci da quattro soldi, errori formali e sostanziali derivanti da una incompetenza che non scopriamo di certo oggi, ora ho proprio voglia di chiarire alcune cose :
-non abbiamo calcato la mano quando si è interrotta un’opera pubblica in dirittura d’arrivo perché dava fastidio ad un elettore (che aveva legittimamente fatto ricorso al TAR perdendo quella causa). Quell’opera pubblica è un parchetto giochi per bambini che dopo decenni di nulla noi stavamo costruendo. Avevano promesso che l’avrebbero fatto meglio in pochi mesi. Abbiamo visto. Usciti dalla zona rossa vi invito ad andare a vedere in che stato sta quel posto.
-Non abbiamo ancora messo in mezzo l’argomento Via Krupp. Dopo anni a dirci che ce la stavamo vendendo alla società Gheller, loro stanno pensando seriamente di accogliere una nuova proposta proprio della società Gheller, molto simile seppur peggiorativa per l’Ente, rispetto a quella che avevamo in mente di portare avanti e che ovviamente non prevedeva alcuna vendita o privatizzazione.
-Abbiamo provato a metterci a disposizione nella difficile gestione della pandemia. Nessuno ci ha considerati mai, ma intanto vediamo quotidianamente una situazione gestita malissimo a partire dalle centinaia di persone che sbarcano tutte insieme la mattina alla faccia di distanziamento e sicurezza e finendo alla gestione della “questione tamponi”.
-Abbiamo sorvolato sulla inopportunità di affidare (direttamente) un incarico di progettazione per 50 mila euro per un’opera che non appare così urgente specie in un momento così delicato (e sorvoliamo anche in queste sede sui soggetti coinvolti), così come sulla inopportunità che Consiglieri Comunali partecipino a ricorsi al Tar contro il Comune per l’annullamento di atti che loro stessi hanno approvato in Consiglio Comunale;
-Ci sembrava cafone far notare che ci sono assessori che per settimane non hanno partecipato alle sedute di Giunta senza però rinunciare all’indennità.
-Non abbiamo ancora forzato la mano contro il fatto che il Comune di Capri è forse l’unico Comune italiano che non ha iniziato nemmeno un concorso per assumere personale nonostante ora non ci siano più i limiti di spesa stringenti che c’erano fino a un anno e mezzo fa e nonostante siano andati in pensione tantissimi dipendenti.
-Abbiamo compreso i ritardi dovuti ad un periodo difficile nonostante sia inaccettabile che ci sono cittadini che ancora non abbiano ricevuto ancora notizie del bonus di 300 euro derivante da donazioni private.

Ma appare evidente che con questi personaggi in gioco non c’è spazio per comprensione e fair play.
Il Sindaco ha dimostrato ampiamente di non essere un leader e di non essere il “Sindaco di tutti” e cosa ancora peggiore, di avere rispetto solo per chi gli incute timore.
Avere opinioni diverse e scontrarsi (talvolta) fa parte del gioco. Fare questi giochetti medioevali e certe porcherie no.
Allora davvero mi scuserete per lo sfogo. Negli anni in cui ho dedicato il mio tempo a Capri, tra quelli dell’associazionismo e quelli in cui ero Vicesindaco ho combattuto i pregiudizi di chi mi vedeva troppo giovane e di chi mi vedeva solo figlio di papà. Ho combattuto queste cose con l’impegno che ci ho sempre messo, la competenza che ho provato ad acquisire in certe materie, la buona educazione e la correttezza che ho sempre utilizzato con chiunque.
E allora pensavo di essermi almeno meritato quel minimo di rispetto anche dai miei avversari politici. Ma così non è stato evidentemente.

E allora c’è che credo ad un modo di fare politica completamente diverso, in cui il potere si usa per fare le cose per la cittadinanza e non per mantenere potere per i cinque anni ancora successivi.
E sono tanto convinto che questo modo di fare politica sia l’unico modo giusto e degno, che nonostante questi atteggiamenti da quattro soldi, nonostante si facciano Consigli comunali che ti viene da vomitare quando senti parlare certi personaggi improbabili e messi là quarant’anni fa dai poteri forti, nonostante vedi un paese che sta tornando ad essere un deserto come tra il 2004 ed il 2014, la voglia di combattere per qualcosa di meglio mi viene ancora più forte.
E allora dobbiamo continuare a combattere, anzi dobbiamo combattere meglio senza far passare liscio niente.
Capri merita tutt’altro e da oggi si deve lavorare pensando già al futuro visto che è oramai chiaro che questo periodo è solo l’ultima passerella per chi ha dimostrato per decenni la pochezza del suo spessore umano e politico.

Davvero scusate lo sfogo e la sua lunghezza.

ROBERTO BOZZAOTRE Capogruppo consiliare CapriVera Città di Capri

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