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POLITICA

Ddl sulle isole minori, l’Ancim chiede un incontro al Governo e ai partiti: “Basta con la politica dei rinvii ad altri tavoli”

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“L’ANCIM ha richiesto un incontro al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai due Vicepresidenti ed ai Capigruppo di tutti i Partiti di Camera e Senato per chiarire meglio l’obiettivo di innovazione e di diversa governance che il testo originario sulle isole minori -di iniziativa Moronese- conteneva”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso dall’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori.

“Il modello proposto, nel suo innovare – prosegue il comunicato -, non prevarica certo le competenze di nessuno.

Nel Comitato Istituzionale è prevista la presenza dei Ministeri chiave per le tematiche insulari, è prevista la presenza delle sette Regioni delle isole minori perché, su alcuni temi, è indubbio che vi è competenza esclusiva delle Regioni, è prevista la presenza di un Sindaco per ogni area geografica, anche essi titolari di specifiche competenze, ma anche in attuazione del più generale principio costituzionale sancito dell’Art. 114″.

“Un tavolo, quindi, in cui concordemente – continua la nota – si assumono decisioni e non semplici pareri ed in cui l’agire sulle tematiche insulari abbia un inizio ed una fine.

Non si può continuare con la politica dei rinvii ad altri tavoli ed altri provvedimenti per attivare comportamenti che diano segnali immediati in tema di sviluppo ed occupazione.

Giova ricordare che il sistema, proposto da ANCIM e normato nel testo iniziale del ddl Isole Minori -ad iniziativa Moronese-, era già stato sperimentato servendosi di un Accordo di Sviluppo Locale, a suo tempo, sottoscritto dal Presidente del Consiglio dei Ministri come impegno a nome di tutti i Ministeri.

Esso ha funzionato perfettamente ed in tre anni ha impegnato e speso tutti i finanziamenti direttamente destinati ai 35 Comuni delle isole minori”, si legge nella chiusura del comunicato.

 

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