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CRONACA

Ok del Senato al decreto sul green pass e all’emendamento per le isole. Comitato di cittadini di Capri diffida le istituzioni e le aziende di trasporto, la replica degli armatori: “Stufi di essere strattonati da chi non rispetta le regole”

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Con 139 voti favorevoli, 16 contrari e 2 astenuti il decreto per la proroga dello stato di emergenza nazionale, per il contenimento della diffusione dell’epidemia e sul green pass è stato approvato dall’Aula del Senato.

Il provvedimento, che deve essere approvato definitivamente entro il 22 febbraio, passa alla Camera.

“Sono molto felice che il Senato abbia approvato l’emendamento, a mia prima firma, che consente l’utilizzo dei mezzi di trasporto da e per le Isole del territorio italiano semplicemente con il Green pass base anziché con il Green pass rafforzato come sin qui avvenuto. Diamo una risposta concreta ai cittadini delle isole che in queste settimane avevano giustamente segnalato una stortura che limitava in maniera eccessiva la libertà di spostamento. Si trattava di una questione estremamente rilevante, sulla quale il Parlamento ha ritenuto di superare il parere contrario del governo”. Così il senatore del M5s Pietro Lorefice.

Intanto, un nutrito gruppo di cittadini di Capri facenti parte del comitato “Capri Libera” ha inviato un lungo documento di diffida a tutte le istituzioni, alle forze dell’ordine e alle aziende di trasporto con avviso di denuncia all’autorità giudiziaria nei confronti di tutti coloro che dovessero insistere nel chiedere il documento verde. «Tutte le condotte censurate – è scritto nel documento – saranno documentate e denunciate per gli eventuali profili penalmente rilevanti a carico dei dipendenti e degli agenti».

Il comitato “Capri Libera”, che già aveva contestato l’applicazione delle limitazioni in materia di accesso ai mezzi di trasporto pubblico, ha ora messo nel mirino altre specificità delle normative vigenti, rilevando, in particolare, «che il Green pass, visti i contagi di dicembre 2021 e gennaio 2022, che hanno visto decuplicato il numero dei casi giornalieri rispetto al semestre precedente, ha dimostrato di non essere quella misura del contenimento dei contagi che la sua introduzione presupponeva. È ampiamente dimostrato scientificamente – aggiunge il comitato – che sia i vaccinati sia i non vaccinati contagiano e di contagiano nella stessa misura». Il comitato sostiene anche che la norma non vieta, a chi non possiede il Green pass, di acquistare il biglietto, che non può essere impedito l’accesso a bordo, che non può essere imposto tramite ordine o con la forza di abbandonare il natante.

Non si è fatta attendere la replica degli armatori, attraverso la stampa. «Noi applichiamo le leggi e le disposizioni che ci vengono impartite – ha detto al quotidiano “Il Mattino” Salvatore Di Leva, ceo della compagnia Alilauro-Gruson – e siamo stufi di essere strattonati da chi non intende rispettare le regole. Dovremmo essere ringraziati per non aver fermato i servizi visto che non abbiamo ricevuto nessun sostegno pur garantendo i collegamenti e la continuità territoriale in questi difficilissimi mesi». Gli armatori del Golfo insieme a quelli del cabotaggio si sono visti promettere aiuti in più occasioni ma, fino ad oggi, nulla si è ancora concretizzato per le difficoltà che il governo incontra nel far rimuovere il blocco di aiuti di Stato da parte della Ue. «Aspettiamo da mesi e continuiamo ad essere tartassati – ha affermato Di Leva – anche dai continui aumenti del costo del carburante. Oggi con il numero di passeggeri che trasportiamo nessuna corsa riesce a compensare neanche i costi del carburante. E di fronte a tutto questo riceviamo le diffide che minacciano denunce penali. Basta, così non è possibile andare avanti. Siamo noi che ci appelliamo alle autorità affinché ci sua almeno consentito di svolgere il nostro lavoro tranquillamente».

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