Emergenza Ucraina, la Caritas Diocesana invita a rendere disponibili alloggi per chi fugge dalla guerra e avvia raccolta fondi: ecco come donare
3 Marzo 2022
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Relativamente all’emergenza Ucraina la Caritas Diocesana Sorrento – Castellammare si rivolge ai Sacerdoti, ai Diaconi, alle Comunità Cristiane, alle Comunità Religiose, alle Caritas Parrocchiali, alle Confraternite, alle Aggregazioni Laicali e Associazioni: «In Ucraina la situazione è sempre più grave con la capitale Kiev sotto assedio, si temono sempre più vittime e una catastrofe umanitaria. Sono già centinaia di migliaia gli sfollati e i rifugiati nei paesi limitrofi: moltissimi, presto, arriveranno anche in Italia.
In questo quadro è sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra. Gli operatori stanno cercando di mantenere attiva tutta la rete dei centri polivalenti che sono stati attrezzati per aiutare i tanti sfollati da questa gravissima crisi che coinvolge tutto il paese. Attraverso questi centri e altre strutture che man mano si rendono disponibili, si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile, prodotti per riscaldamento, vestiti. Si sta facendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, assistenza alle persone anziane rimaste sole, accoglienza delle donne e dei bambini.
Operatori e volontari sono mobilitati per trasportare persone più vulnerabili in zone più sicure. Da segnalare anche la presenza di personale sanitario che negli anni si è specializzato nell’assistenza delle persone traumatizzate dalla guerra. Grande impegno c’è nell’assistenza dei minori in case famiglia.
La solidarietà si è estesa anche nei paesi limitrofi dove ora si stanno riversando i profughi. Si stima che nei prossimi giorni tra i due e i cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa passando soprattutto attraverso la Polonia. Le Caritas POLONIA, MOLDOVA e ROMANIA sono in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza e CHIEDONO UN AIUTO per far fronte a tale gravissima emergenza.
In Italia sono circa 240.000 gli ucraini che vivono stabilmente nel nostro paese, l’80% sono donne che lavorano nei servizi di assistenza e cura. Caritas Italiana ha messo a disposizione 100 mila euro per i bisogni immediati e resta accanto alla Caritas Ucraina e a tutta la popolazione. Caritas, a nome dei Vescovi Italiani, RINNOVA l’APPELLO ALLA RACCOLTA FONDI insieme a un Invito a pregare per la PACE, per la conversione dei cuori e ad aderire alla giornata di DIGIUNO indetta da Papa Francesco. L’invito è che in questo momento la Chiesa e i credenti si facciano prossimo per fare “BENE, IL BENE” e per fare ciò è necessario: informarsi, conoscere, coordinarsi, essere corresponsabili. C’è un grande bisogno di unità, di coordinamento, di solidarietà intelligente. In questo contesto si CONSIGLIA
– Di fare delle raccolte in moneta nelle comunità e versare il tutto su: Ente Diocesi Sorrento-Castellammare – CARITAS DIOCESANA IBAN IT72 B010 3022 1000 0000 0291 439 Causale: solidarietà “EUROPA/UCRAINA”
Di volta in volta verranno fatti i versamenti a Caritas Italiana per aiuti mirati e acquisti di materiali utili fatti sui territori dove le Caritas locali operano attivamente: Caritas UCRAINA (chiesa Greco-Cattolica) Caritas Spes (Chiesa Latina).
– Di rendere disponibili case, stanze, canoniche, spazi decorosi per poter accogliere le persone che arrivano e arriveranno in forma privata sapendo che è una accoglienza lunga e che è a carico della comunità che accoglie. Per motivo di coordinamento è bene avere contatti costanti con la Caritas Diocesana, per conoscere ciò che nella nostra Diocesi avviene in tema di accoglienza e per affrontare insieme eventuali problematiche.
Le persone che accogliamo sono solo per 90 giorni “regolari sul suolo Italiano” dopo risultano clandestine. Il Ministero sta prendendo in considerazione l’idea di dare dei permessi temporanei e così avere diritto alla Sanità e alla Scuola.
– Chi arriva deve fare i tamponi per il Coronavirus e fare una quarantena di 5 giorni poiché non hanno il Green Pass in quanto la popolazione vaccinata in Ucraina è il 30% e molti dei loro vaccini non sono riconosciuti in tanta parte d’Europa. (è bene avere contatto con le varie Aziende Sanitarie per regolare i comportamenti sanitari riconosciuti).
– I minori si possono accogliere se accompagnati. Per accogliere i minori non accompagnati è bene prendere contatto con la Prefettura e con il Tribunale dei Minori e con i Comuni.
– Al momento NON è opportuno raccogliere viveri, medicine, vestiti, scarpe, coperte, tende, ecc… perché non è chiaro, in questo momento, come inviarle, se fanno passare dalle frontiere questi materiali con i rigidi controlli esistenti, dove stoccarle, in che località servono in modo specifico. Ciò potrà essere chiaro nel tempo. L’ESARCATO (della Chiesa Greca in Italia) sta promuovendo tramite gli ucraini in Italia e altri volontari tante raccolte, di tutto questo non si comprende in che modo potranno arrivare e dove.
Nei prossimi giorni i responsabili dell’Esarcato in Italia si incontrerà con i responsabili di Caritas Italiana per chiarire, comprendere, evitare confusioni così da potersi coordinare e collaborare con chiarezza e determinazione. Attualmente la Caritas Ucraina e la Caritas Spes NON hanno fatto richieste di nessun genere se non sostegni economici.
La Caritas Diocesana in costante contatto con la Caritas Italiana vi comunicherà costantemente la situazione e vi informerà sugli sviluppi per vivere una vera fraternità e solidarietà».
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