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CRONACA

L’USB: “Quello di Emanuele Melillo fu omicidio sul lavoro, il 22 luglio ci sarà un presidio a Capri sul luogo dell’incidente a un anno esatto dalla tragedia”

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Un presidio, a un anno esatto dalla tragedia del bus dell’Atc costata la vita all’autista Emanuele Melillo, promosso dall’organizzazione sindacale USB, si terrà venerdì 22 luglio alle ore 11 a Capri, località Marina Grande, sul luogo dell’incidente.

A darne notizia in un comunicato è il Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato – settore Tpl.

“Per Emanuele – scrive l’USB – è omicidio sul lavoro, così come lo è per i 581 lavoratori deceduti sul loro posto di lavoro dall’inizio del 2022; un resoconto che facciamo oggi che scriviamo, ma che è drasticamente destinato a salire per la giornata del 22 luglio che segnerà un anno dalla morte di Emanuele, l’autista dell’Atc di Capri morto in un drammatico incidente, le cui responsabilità sono ancora tutte da accertare”.

“Al momento risultano indagate 7 persone, 5 Funzionari della Città Metropolitana di Napoli, un medico e l’Amministratore Unico dell’Atc. Inizialmente qualcuno voleva attribuire ad Emanuele la responsabilità dell’incidente, poi, dopo i primi risultati delle indagini e dell’autopsia del giovane autista, hanno dovuto ricredersi”, prosegue l’organizzazione sindacale.

“La strage sui luoghi di lavoro – continua l’USB – è figlia dello sfruttamento per ottenere il massimo profitto da parte dei datori di lavoro ed Emanuele era uno dei tanti precari che le attuali  normative sul lavoro consentono alle aziende di ricattare attraverso la stipula di contratti a termine privi di diritti; contratti che non solo mettono in pericolo i lavoratori, intimiditi e spesso apertamente  minacciati ogni qualvolta segnalano guasti ed anomalie dei mezzi, ma che mettono a rischio anche la sicurezza di chi viaggia su autobus e treni  che molto spesso non possiedono quei requisiti dettati dalle normative in materia di trasporto persone”.

“E’ necessario restituire sicurezza ai servizi pubblici essenziali, agli utenti e agli stessi operatori del settore ai quali va riconsegnata la professionalità di valutare il fattore rischio dei mezzi e dei percorsi; una professionalità scippata via per permettere alle società esercenti Trasporto Pubblico Locale di poter raggirare queste norme al solo fine di evitare investimenti adeguati garantendosi ampi profitti. E’ necessario superare ed abbattere l’arroganza, delle aziende e delle proprie associazioni datoriali, nel ritenersi esonerati dal rispetto di ogni tipo di legge e normativa ed immuni da ogni tipo di controllo e/o sanzione”, ribadisce il sindacato di categoria.

“Ad un anno da quello che definiamo l’ennesimo omicidio sul lavoro, il Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato, settore Trasporto Pubblico Locale, dà appuntamento a lavoratori e cittadini tutti ad un presidio sul luogo dell’incidente che ha visto coinvolto Emanuele affinché non si spenga l’attenzione su quanto accaduto e la sua famiglia ottenga verità e giustizia”. L’appuntamento al quale il sindacato invita tutti alla partecipazione

Il sindacato invita “tutti alla massima partecipazione” (il presidio si terrà il 22 luglio alle ore 11 a Marina Grande) e invita a sottoscrivere la proposta di legge, presentata dall’USB e Rete Iside, per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime alle lavoratrici ed ai lavoratori al seguente link  http://bit.ly/3nU22TC

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