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CRONACA

Manifestazione sul luogo della tragedia dell’autobus a Capri a un anno dalla morte di Emanuele. Foto e video

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Striscioni e slogan, fiori e ricordi, bandiere e megafoni, preghiere e rabbia. Manifestazione oggi a Capri in via Provinciale Marina Grande sul luogo della tragedia dell’autobus. Qui, esattamente un anno fa, perse la vita l’autista precario di Atc Emanuele Melillo. Giustizia e verità per Emanuele chiedono a gran voce i presenti. Un messaggio inciso anche su uno striscione srotolato in strada.

Il presidio è stato promosso dall’Unione Sindacale di Base, a 365 giorni dalla morte di Emanuele Melillo.

Il presidio, raggiunto con corteo partito dallo stazionamento dell’Atc fino ad arrivare sul luogo dell’incidente, ha visto la partecipazione di molti cittadini, lavoratori e colleghi di lavoro.

All’iniziativa erano presenti anche i parenti di Emanuele, tra cui la figlia.

“L’Usb, alle Istituzioni presenti sul posto, tra cui i Sindaci di Capri ed Anacapri, così come fatto sin dal giorno della tragedia, ha chiesto di fare luce sulle reali cause dell’incidente, individuando i responsabili ed eventuali omissioni che, allo stato, vede indagate 7 persone”, si legge in un comunicato.

La manifestazione si è conclusa con i partecipanti che hanno posto un mazzo di fiori ed affisso uno striscione sul luogo dell’incidente in memoria di Emanuele. I colleghi dell’Atc in servizio hanno indossato un fiocco nero in segno di lutto sulle proprie divise.

“L’Usb continuerà a chiedere verità e giustizia per l’ennesimo omicidio sul lavoro che sarebbe potuto (e dovuto) essere evitato se solo le Istituzioni preposte fossero intervenute dopo le nostre denunce sulla mancanza di sicurezza stradale. Noi non dimenticheremo!” affermano, per l’Usb lavoro privato – settore trasporti, Marco Sansone e Adolfo Vallini.

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