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CRONACA

Ex istituto alberghiero di Capri, la lettera del dr. D’Orazi: “Per fare chiarezza”

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Riceviamo e pubblichiamo.
Intervengo a seguito della lettera inviata al Direttore della testata giornalistica Capri News, Costantino Federico, dal Sig. Michelangelo Fabbrocino che lamentava la mancata attenzione da parte dell’amministrazione di Capri sulla volontà di organizzare, presso l’ex Istituto Alberghiero Axel Munthe sito a Marina Grande, un poliambulatorio gestito da un gruppo di operatori privati del Veneto.
Gli “amici medici” di cui riferisce Fabbrocino erano rappresentanti di un poliambulatorio del Veneto, cioè un direttore sanitario, un direttore amministrativo ed altri accompagnatori competenti che, a parte la visita ai locali della ex-scuola alberghiera di Marina Grande, parlare con noi e rendersi disponibili ad organizzare un poliambulatorio ovviamente gestito da loro e, aggiungo io, attraverso una trattativa con il Comune di Capri, dopo aver comunicato che esistono tre livelli di assistenza sanitaria (pubblico, privato e convenzionato con Regione), non hanno mai presentato una concreta e articolata proposta di convenzione con il Comune di Capri.
Hanno chiesto, in linea di massima, notizie circa il numero di potenziali utenti, che avrebbero dovuto rendere produttivo il centro privato a fronte delle spese di ristrutturazione e di attrezzature tipo TAC, RMN, etc. e personale operativo. Dico assistenza privata, perché solo privata poteva essere, in quanto le nuove convenzioni che riguardano attività di ambulatori privati con la regione Campania sono bloccate da anni. Quindi l’assistenza altamente qualificata, per quantità di specialisti e qualità, sarebbe stata solo privata e non sarebbe stata certo un’attività di beneficenza.
Poiché, evidentemente, qualche conto lo hanno fatto, evidenziando un non adeguato numero di utenti, visto il numero di abitanti dell’isola, a fronte delle spese da sostenere, non è stata mai prodotta una proposta concreta di convenzione né ci hanno più contattati. Altri gruppi hanno chiesto notizie per esempio da Napoli, dal San Raffaele di Milano, dal Gemelli di Roma, con le loro fondazioni, ma si sono arenati sempre per il ridotto numero di prestazioni che avrebbero raggiunto anche in base ad un business plan che noi avevamo elaborato. Oltretutto nel corso di queste trattative è intervenuto anche il covid a complicare la vicenda.
L’attuale accordo con l’Asl NA1 Centro prevede, invece, sulla base di una convezione, la formazione e l’organizzazione nella struttura della ex scuola alberghiera di Marina Grande di una Casa di Comunità (C.O.T) prevista dal Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.), che garantisca il collegamento del sistema territoriale con quello nazionale, prevedendo le funzioni di attività ambulatoriali, radiologiche e specialistiche oltre ad altre prestazioni, fungendo anche da punto di coordinamento dei medici di base con la messa in rete con i principali centri di eccellenza nazionali.
Dr. Bruno D’Orazi, consigliere comunale con delega alla Sanità della Città di Capri

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