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Il Consiglio Comunale di Capri avvia l’iter la realizzazione di una “Casa della Comunità” nell’ex istituto alberghiero. Il sindaco: “I lavori inizieranno a brevissimo”

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Il Consiglio Comunale di Capri ha approvato una delibera che di fatto avvia l’iter per il finanziamento e la realizzazione di una “Casa della Comunità”.

“Finalmente – ha annunciato il sindaco di Capri Marino Lembo – potremo gradualmente avere tutte le principali prestazioni sanitarie – che spesso ci costringono a dover andare a terraferma – sulla nostra isola”.

Il sindaco ha reso noto che la “Casa della Comunità” sarà ospitata nell’ex istituto alberghiero di via Don Giobbe Ruocco e fornirà a tutti i capresi: diagnostica di base / ecografia, elettrocardiografia, retinografia, spirometria ed inoltre RX, TAC, RMN, etc.; punto prelievi; ambulatori specialistici (pneumologia, diabetologia, cardiologia, endoscopia, etc.); ambulatori infermieristici per la gestione delle cronicità ed assistenza domiciliare; ambulatori per medici di base; servizi sociali e di volontariato; C.O.T. (Centro Operativo Territoriale) per confronto in rete inerenti informazioni riguardanti pazienti e specialisti; 5 unità di personale amministrativo; 10 medici; 8 infermieri.

L’assistenza sarà erogata dalle 8:00 del mattino alle 20:00 di sera e nelle ore notturne sarà assicurata dalla Guardia Medica.

“I lavori di adeguamento inizieranno a brevissimo e le funzioni saranno realizzate in tempi certi – il primo e principale step di consegna è previsto entro 24 mesi – grazie ai finanziamenti del PNRR mirati a fondare una nuova Sanità Territoriale”, ha annunciato il sindaco di Capri, aggiungendo: “Abbiamo dato la disponibilità di un immobile comunale per l’alloggio del personale dell’idroambulanza, che sarà gestita direttamente dal 118. Infine abbiamo confermato la disponibilità per i locali della Guardia Medica al piano terra della sede del municipio e quelli di via delle Botteghe destinati a sede del distretto sanitario per i servizi a sportello”.

“Quando parlano i fatti, le chiacchiere stanno a zero. Sono orgoglioso come Sindaco di aver raggiunto questo risultato che porterà finalmente la nostra comunità alla autosufficienza sanitaria. Ringrazio l’assessore alla sanità Bruno D’Orazi per il lavoro svolto per ottenere questo risultato è l’intera maggioranza per il sostegno e la collaborazione. Il nostro obiettivo è rendere Capri sempre più protetta e sicura. Andiamo avanti”, ha concluso il sindaco Lembo.

LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE: “E’ SOLO UNO SPOT POLITICO PER TOGLIERE L’AMMINISTRAZIONE DALL’IMBARAZZO DI AVER ABBANDONATO L’ALBERGHIERO OGGI IN CONDIZIONI DISASTROSE”

Molto scetticismo da parte dell’opposizione che in Consiglio Comunale ha votato contro e che già nelle ore precedenti, attraverso un post sui social, aveva espresso una serie di critiche e contestazioni.

Il Comune darà – sottolinea CapriVera – “in comodato d’uso all’Asl l’ex istituto alberghiero, un appartamento di proprietà comunale a Marina Piccola, l’attuale ufficio sanitario (rinunciando al fitto di circa 4mila euro versato oggi) e l’attuale guardia medica in cambio dell’utilizzo del fatiscente locale di via Padre Reginaldo Giuliani (di proprietà Asl). In più l’Asl si impegna a fornire alcune prestazioni mediche, alcune delle quali già oggi erogate presso il Capilupi”.
“Non siamo contrari – ribadisce il gruppo consiliare di opposizione – ad avere una nuova struttura di sanità pubblica sull’isola e ci mancherebbe pure, riteniamo solo che la convenzione così come segretamente abbozzata (giace sulla scrivania del Sindaco da febbraio ed è stata portata solo ieri in Consiglio a poche ore dal termine ultimo per ottenere finanziamenti PNRR) non garantisce affatto i Capresi”.
“Infatti: non c’è nessuna vera garanzia sull’ effettuazione dei servizi promessi nè alcuna penale in caso di inadempimento dell’Asl, che già in più riunioni e incontri ha promesso cose che puntualmente non sono state mantenute; non c’è nessuna garanzia sui termini di inizio e conclusione dei presunti lavori, e non è certo rassicurante visto che stiamo trattando con una stazione appaltante che da decenni non è in grado di completare i lavori al Capilupi. Insomma – aggiunge l’opposizione – riteniamo che visto il tempo a disposizione si poteva sfruttare questa grande occasione dovuta al PNRR e lavorare ad un accordo davvero conveniente mentre quello, su cui il Sindaco ha lavorato per mesi di nascosto, non è altro che uno spot politico per togliere l’Amministrazione dall’imbarazzo di aver abbandonato l’istituto alberghiero che è oggi in condizioni disastrose e dalla colpa di aver rinunciato ad ogni pressione affinché il Capilupi tornasse a funzionare a pieno regime”.
“Non ci sarà nessun nuovo servizio per la salute ma – conclude CapriVera – perderemo la disponibilità di un immobile comunale così importante per almeno 4 anni senza poterne pretendere la restituzione”.

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