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Rafforzare gli scambi culturali tra Capri e la Svezia: la “mission” dello scrittore scandinavo Salim Tarazi che sull’isola trae ispirazione per il suo nuovo libro

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E’ tornato a Capri per trarre ispirazione per il suo nuovo libro “Il silenzio della cultura”, ambientato tra Stoccolma, Napoli e l’isola azzurra. Lo scrittore svedese Salim Tarazi, autore del bellissimo documentario “Capri – L’anima di un’isola” proiettato in anteprima nel 2016 al Centro Caprense Ignazio Cerio, è al lavoro per il suo terzo libro. E proprio per questo è sbarcato nei giorni scorsi a Capri. Ha incontrato la professoressa Anna Maria Cataldi Palombi, presidente del Centro Caprense Ignazio Cerio, con la quale collabora da tempo. E’ tornato a Villa San Michele ad Anacapri, simbolo del forte e profondo legame tra la Svezia e l’Italia. Quindi la tappa a Cetrella, una delle location del suo nuovo libro, e l’incontro, all’istituto “Axel Munthe”, con la preside, professoressa Antonella Astarita, e con il professor Enrico Gargiulo, che ha avviato un corso in lingua svedese per gli studenti dell’isola.

Da quando ho lasciato Capri non ho mai smesso di promuovere l’isola e il suo ricco patrimonio culturale”, dice Salim Tarazi.

“Sono stato due volte ospite a Villa San Michele e con il tempo mi sono sempre più convinto della necessità di rafforzare le relazioni culturali bilaterali tra Capri e la Svezia. Il mio contributo allo scambio culturale è quello di continuare a informare e scrivere sull’isola. Questa volta scelgo di farlo nel mio libro”, sottolinea lo scrittore, rimarcando anche la volontà di contribuire alle commemorazioni in corso per i 70 anni della morte di Axel Munthe.

“Il mio auspicio è che le generazioni future mantengano forte e importante il legame culturale tra Svezia e Capri che Axel Munthe ha consolidato durante la sua vita”, conclude.

Foto:

1. Al Centro Caprense Ignazio Cerio.

2. All’istituto Axel Munthe con alcuni dei 26 studenti iscritti al corso di svedese tenuto dal professor Gargiulo.

3. In una passeggiata d’ispirazione ai fortini di Anacapri.

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