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Il ministro Costa rilancia l’area marina protetta. In un video annuncia: “Avviato l’iter”. Ma già ad aprile aveva detto lo stesso

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Il ministro dell’ambiente Sergio Costa per la seconda volta in un anno rende noto il via all’iter per l’istituzione dell’area marina protetta dell’isola di Capri. Lo aveva annunciato a Capri, prima alla Certosa e poi in Piazzetta, nello scorso mese di aprile. “I sindaci di Capri e Anacapri saranno al Ministero dell’Ambiente per avviare il percorso amministrativo per creare l’area marina protetta di Capri”, aveva detto promettendo: “Entro l’anno avremo l’area marina protetta dell’isola di Capri”. Entro l’anno l’istituzione non c’è stata e non è nemmeno partita visto che il governo M5s-Pd, di cui lui fa parte, ha fatto un clamoroso e inaspettato passo indietro con la bocciatura di uno specifico emendamento alla legge di bilancio.

Ora Costa, che nei giorni scorsi è stato letteralmente bersagliato dalle critiche per questo cambio di passo del suo governo, ha deciso di rilanciare attraverso un annuncio su Facebook. “Con questa firma avvio l’iter ufficiale per istituire l’area marina protetta dell’isola di Capri” ha detto oggi pomeriggio il ministro dell’ambiente annunciando la sottoscrizione della lettera che apre le procedure per l’istituzione della nuova area marina.

Ma le procedure, come si può leggere dai tanti articoli presenti anche in rete e dai video con le sue parole pubblicati sui social network, non erano state da lui avviate già ad aprile e annunciate in pompa magna proprio sull’isola?

“In passato, dagli organi di informazione sono venuto a conoscenza circa la presunta mancanza di risorse e della mia contrarietà all’istituzione, ma a queste polemiche rispondo oggi con le carte e con i fatti – ha spiegato Sergio Costa -. Questa è la politica. All’appello dei sindaci di Capri e Anacapri, rispondo con la lettera che avvia l’iter e invio anche la cartografia che determina il perimetro dell’area marina protetta”. Siglata la lettera e notificata ai sindaci dell’isola, a gennaio gli stessi saranno convocati al Ministero dell’Ambiente per partecipare alla riunione con la quale dichiareranno se concordano con questo percorso.

Ma ad aprile non aveva ugualmente convocato i precedenti sindaci per concordare il percorso amministrativo?

Qualcosa non quadra.

Speriamo che questa sia davvero la volta buona.

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