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CRONACA

Coronavirus, De Luca incontra tutti i sindaci: “Caso probabile in Campania”. Presenti alla riunione anche i primi cittadini di Capri e Anacapri. La raccomandazione: “No iniziative irrazionali”

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«Sono undici i Comuni italiani messi in quarantena per il coronavirus, dieci in Lombardia e uno nel Veneto. Chi vive in queste zone, non può muoversi. Se lo fa, va denunciato perché commette un reato penale. In Campania non si registra al momento nemmeno un test positivo ma abbiamo appena inviato allo Spallanzani il tampone di un caso probabile, più un altro. Manteniamo i nervi saldi». Lo ha detto il governatore della Regione Vincenzo De Luca, rivolgendosi ai sindaci di tutti i comuni della Campania riuniti oggi pomeriggio nell’auditorium dell’isola C3 del Centro direzionale. Si tratterebbe di due donne. I due test di cui parlava De Luca sono stati spediti dalla provincia di Salerno e dalla provincia di Caserta.

“Ai sindaci chiediamo di essere responsabili” è stato l’appello di De Luca. Hanno partecipato alla riunione anche i sindaci di Capri, Marino Lembo, e di Anacapri, Alessandro Scoppa, e il consigliere delegato alla sanità e alla protezione civile di Capri Bruno D’Orazi.  Presenti all’incontro anche il prefetto di Napoli Marco Valentini e il presidente dell’Anci Campania Carlo Marino. De Luca ha raccomandato ai sindaci di “non procedere in maniera irrazionale, ma avendo segnalato situazioni di preoccupazione all’Asl e, solo successivamente, di prendere provvedimenti necessari” e che l’ordinanza regionale non prevede la chiusura delle scuole “ma la limitazione di gite scolastiche o situazioni di assembramento che non sono strettamente necessarie”.

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