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CRONACA

Ferma da una settimana a Capri e ad Anacapri la consegna della corrispondenza postale con gravi danni e disagi per l’intera collettività

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E’ ormai ferma da una settimana a Capri e ad Anacapri per assenza di personale dedicato la consegna della corrispondenza, con gravi danni e disagi per l’intera collettività. Sulla vicenda interviene la delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale Consumatori. “A seguito della giusta e condivisibile ordinanza di restrizione dell’ arrivo sull’ isola del personale non domiciliato sulla stessa, a seguito dell’ evoluzione della diffusione del covid19, Poste Italiane s.p.a. ha sospeso la consegna di corrispondenza, compresi plichi, pacchi e raccomandate, con eventuali scadenze, da quasi una settimana in entrambi i comuni dell’ isola” denuncia l’Unc.

“Dato che in molti casi – proseguono i consumatori – si tratta anche di materiale urgente da consegnare, in particolare avvisi di scadenze di pagamento, di comunicazioni dell’ Inps, notifiche, pacchi contenenti anche beni utili a famiglie, che non si possono spostare in esercizi commerciali facilmente, abbiamo contattato le due amministrazioni dell’ isola di Capri, nelle persone del sindaco di Capri Marino Lembo e del vicesindaco di Anacapri Franco Cerrotta, con cui abbiamo verificato e condiviso soluzioni alternative alla problematica, tenendo conto che da un lato è inattaccabile, e deve continuare ad essere, l’ ordinanza restrittiva in essere, e dall’ altro è essenziale, in alcuni casi, la consegna della posta, anche costituzionalmente garantita”.

“Si pensi, ad esempio, alla ricezione delle bollette del telefono, che in caso di mancato pagamento comporterebbero la disattivazione dell’ utenza, con problemi e disagi a carico dell’ utenza, già di per sè in sofferenza per l’ isolamento domiciliare”, sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori.

“Pertanto, ci attiveremo, congiuntamente alle due amministrazioni, a sollecitare – ribadisce l’associazione dei consumatori – alla direzione degli uffici di smistamento, che ha il potere di risolvere la questione, di predisporre soluzioni alternative, per garantire la corretta funzionalità, in particolare:

a) collocare sull’ isola proprio personale, considerato il periodo di necessità, in alloggi riservati, così come prospettato per il personale medico ospedaliero, nei locali che le Poste s.p.a. hanno già a disposizione e destinato ad alloggi
b) in caso di impossibilità, comunicare ai due comuni l’ elenco della corrispondenza URGENTE, con numero di raccomandata ed il nominativo del destinatario, in maniera da poter essere contattato telefonicamente da volontari dei due comuni, per il ritiro presso l’ ufficio postale in maniera scaglionata al fine di evitare contatti ed assembramenti
c) eventualmente, procedere, in deroga alle normative in materia, ad un’ assunzione provvisoria di un addetto alle consegne RESIDENTE per ciascun comune per un periodo limitato di tempo in base all’ evoluzione della crisi in atto”.

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