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Tre proposte per la ripresa: bonus agli esclusi, reintroduzione dei voucher, disintermediazione

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Ormai, oltre che inutile, sarebbe ipocrita nasconderlo: la stagione turistica non sarà quello che siamo abituati a definire una stagione turistica.

Saranno tempi difficili e, al netto di tante supposizioni e di soluzioni di dubbia efficacia, bisogna capire come provare a limitare i danni all’interno della soglia della sopravvivenza. L’economia locale verte quasi totalmente sul turismo e ad oggi non è possibile capire come e quando si tornerà alla normalità. Ci saranno aiuti pubblici ad ogni livello, ma, per quanto i comuni possano rispondere con azioni dalla portata straordinaria, è difficile pensare che dispongano delle risorse per fronteggiare una crisi di tale intensità.

Occorre quindi iniziare a progettare un piano d’azione per rendere i prossimi mesi il meno gravosi possibile ed entrare nell’ottica che ogni provvedimento attuabile sará volto a tamponare l’emergenza puntando alla sopravvivenza del nostro sistema.

Tracciando una linea temporale e gerarchica stabilirei tre macrotemi su cui lavorare pensando a soluzioni per oggi, per domani e per il futuro dell’isola di Capri; progetti parallelamente rivolti a lavoratori, imprese e amministrazioni del territorio che vertano sui seguenti punti:

-estensione della platea degli aventi diritto ai bonus e alle agevolazioni

-nuove politiche di lavoro flessibile

– “disintermediazione, sviluppo e coordinamento del turismo isolano, campano e nazionale”;

Capri, meta turistica per eccellenza, non può esimersi dal provare ad essere una luce per l’intero paese in questo momento buio. Appare necessario allargare la platea degli aventi diritto al bonus essendo stati imperdonabilmente esclusi dall’ultimo decreto legge alcune categorie di lavoratori (es.addetti alle vendite) che, nonostante svolgano un’attività stagionale e quasi esclusivamente a contatto con il turista, sono stati categorizzati come operatori commerciali om dei trasporti. Risulta, invece, palese e non trascurabile che la crisi sia assolutamente trasversale e coinvolga tutti in egual misura. Senza lasciare indietro nessuno, è tuttavia necessario prendere atto che potrebbero non esserci risorse necessarie per prolungare la Naspi che è attualmente tarata sulla busta paga. Per questo un bonus di eguale valore per tutti coloro che nell’ultimo anno hanno percepito la Naspi, e quindi rivolto ad una platea più ampia, potrebbe essere la soluzione migliore e sicuramente più equa.

Il lavoro flessibile potrebbe rappresentare una necessaria agevolazione quando si ripartirà. Ad oggi il costo del lavoro è esorbitante e su ogni contratto questo è quasi equivalente al salario percepito dal dipendente. Si potrebbero reintrodurre i voucher attribuendogli anche una valenza previdenziale a condizioni simili a quelle di un contratto ordinario di lavoro. Ad esempio 30 giorni di prestazioni occasionali equivarrebbero a circa 15 giorni di Naspi; un equo compromesso tra le imprese che dovranno assumere per un periodo ridotto di tempo e chi invece ha necessità di lavorare. Tutto ciò sarebbe possibile previo buon senso degli imprenditori che dovrebbero evitare di abusarne riportando alla luce tutte le ragioni per cui forse troppo precipitosamente sono stati aboliti.

Il terzo punto è forse quello più complesso perché ha realmente bisogno dell’impegno e della partecipazione di tutti, ma se fatto come si deve, sarà anche quello che, a lungo termine, potrebbe portare i migliori risultati tanto da essere ricordato “tra le pochissime cose positive del Coronavirus”. Si tratta di una piattaforma online su cui sviluppare una governance turistica sostenibile per l’isola che sia realmente all’altezza dell’immagine di Capri. Parliamo un sito web in cui sarà possibile promuovere eventi e manifestazioni e prenotare servizi di varia natura (alberghi, ristoranti, trasporti, negozi e-commerce e tour) a condizioni sicuramente più vantaggiose di quelle che oggi diversi colossi mondiali impongono agli alberghi in modo tale da contribuire a rendere la realtà turistica caprese agli occhi del turista un armonioso ambiente in sintonia con il territorio e non il caos incontrollato che purtroppo tante volte propiniamo; tutto questo attraverso uno strumento gestito dal sistema Capri che avrebbe come fine ultimo la migliore fruibilità dell’isola.

Queste tre proposte che raccolgono gran parte delle esigenze di Capri e dei Capresi potrebbero essere fonte di ispirazione per l’intero paese che, sebbene oggi sia in un brutto momento, tornerà presto ad essere la meta turistica più appetibile e variegata al mondo.

Lorenzo Coppola – albergatore – Anacapri      

 

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