La lettera ai sindaci di Capri e Anacapri: “Fino a quando ci verrà negato il diritto alla mobilità sarà impensabile programmare una fase 3, di ripresa economica e del turismo”

“Collegamenti marittimi – Dignità e diritti dei cittadini dell’Isola di Capri” è l’oggetto di una lettera che Ermanno Balsamo, operatore turistico di Anacapri, ha inviato oggi ai sindaci di Capri e Anacapri. Pubblichiamo il testo integrale del documento.

            Nel ringraziarVi per la notevole e straordinaria attività amministrativa attuata a tutela della salute delle comunità isolane e per la gestione della fase emergenziale, tesa al contenimento della diffusione del Covid-19, con l’avvio della cosiddetta Fase 2 purtroppo sono costretto a segnalarVi e rivendicare i diritti negati a noi cittadini dell’Isola di Capri

Durante il periodo della piena emergenza sanitaria abbiamo tenuto tutti un comportamento rispettoso di tutti quei decreti, ordinanze e protocolli emanati a tutela nostra e dell’altrui salute, arrivando anche a sottostare a norme, spesso, al limite della costituzionalità.

I cittadini, gli esercizi commerciali, le imprese, tutti hanno dovuto rispettare le disposizioni impartite, ma oggi, anzi da moltissimi giorni, alcuni, impunemente e con l’arroganza che sempre li ha contraddistinti, continuano a non attuare provvedimenti di loro competenza imposti con Ordinanze e mi riferisco alle compagnie di navigazione.

Credo che sia superfluo ricordare le due Ordinanze emanate dal Presidente della Regione Campania, in materia di TPL, nelle quali si “Ordinava” ai concessionari di TPL di servizi marittimi il ripristino del 60% dei collegamenti da e per le Isole, ordinanza che, se per i cittadini valgono e le forze dell’ordine, giustamente fanno rispettare, per i “Pirati” del Golfo sono considerata alla stregua di carta straccia.

La conseguenza di tutto ciò e che il Diritto alla mobilità e alla continuità territoriale dei cittadini dell’Isola di Capri è calpestato e non tutelato; come avviene da anni, ormai, le compagnie fanno il bello e cattivo tempo, nonostante abbiano loro richiesto ed ottenuto, senza alcuna gara pubblica, l’assegnazione dei cosiddetti Servizi Minimi di TPL Marittimo.

Il loro unico obiettivo e blindare il mercato del Golfo con la semplice sottoscrizione di Obblighi di Servizio Pubblico, ben consapevoli che tanto nessuno mai farà rispettare loro questi obblighi perché operano in un contesto di assoluta libertà in quanto la Regione, non destinando alcuna risorsa economica al comparto, diventa connivente con il sistema, non potendo pretendere il pieno rispetto degli Obblighi sottoscritti pena la difficoltà di garantire, appunto, i servizi minimi di trasporto per le Isole del Golfo.

Ecco che ad oggi, quando gli altri si approssimano a programmare la Fase 3, noi siamo ancora in piena Fase 1 per quanto concerne i collegamenti marittimi e a tal proposito ricordo che per tutto il territorio della Regione al comparto del TPL è stato disposto il ripristino del 100% delle linee.

Tutti noi abbiamo esigenze di collegamenti con la terra ferma, lavoro, salute, affari, situazioni diverse che richiedono la necessità di avere il cordone ombelicale attaccato, se non a pieno, almeno al 60% come previsto dalle Ordinanze vigenti; i Decreti, le Ordinanze, non possono valere e fatte rispettare solo quando riguardano le persone, le attività commerciali, ma anche e principalmente quando riguardano i diritti della gente e nel nostro caso il Diritto alla Mobilità e alla Continuità Territoriale, diritto fondamentale per l’Isola di Capri per consentire lo svolgersi della vita quotidiana.

Oggi tutto ciò ci viene negato e credo che il territorio non possa pensare di programmare una Fase 3, di ripresa economica e del turismo, se prima ai suoi cittadini non viene riconosciuto il diritto fondamentale della Mobilità e della Continuità Territoriale.

Certo che le S.V. stanno ponendo in essere ogni utile iniziativa a difesa dei nostri diritti, altrimenti si rischierebbe una pericolosissima connivenza con il sistema, l’occasione è gradita per porgerVi cordiali saluti.

Ermanno Balsamo