“Io so perché quelli che ricevono il vaccino lo dicono perché nel momento in cui hanno sentito il liquido entrare nel loro corpo hanno capito che lì dentro c’erano soprattutto i baci e gli abbracci dimenticati, i viaggi, le domeniche in famiglia e le cene con gli amici.
C’era la libertà di poter rimanere a casa che poi, chi ci rimane più.
C’era il lavoro, gli aerei che ripartono e le stazioni piene.
C’era il piacere di stringere la mano dell’altro senza avere paura, un sonno tranquillo e confini aperti.
C’erano i computer chiusi e gli insegnanti che parlavano tra i banchi.
C’erano starnuti e tosse in libertà.
C’era il senso di altruismo perché il vaccino si fa per se stessi ma soprattutto per gli altri.
Ecco perché chi si vaccina lo fa vedere.
Perché in quel momento ha vissuto un bellissimo viaggio e, soprattutto, perché ve lo augura con tutto il cuore”.