Diventa dottoressa e per la laurea valorizza l’Isola di Capri con una tesi su “via del vino” e “culti dionisiaci”

Orgoglio, passione, amore per il territorio e per la storia. “Non solo turismo”.  Nicoletta Longobardi, laureatasi il 22 marzo presso l’Università degli studi di Salerno in Lettere Moderne, è riuscita ad incarnare in un solo discorso i tanti e vari aspetti che caratterizzano la vita di chi abita a Capri. Non solo una tesi di laurea, ma un racconto profondo a ritroso nelle tradizioni, nel mito, nella cultura e nei sentimenti. Ma soprattutto una trattazione accademica meticolosa, precisa e innovativa che partendo da una domanda semplice eppure rivoluzionaria traccia e definisce per la prima volta il percorso di un culto, quale quello del vino, tanto conosciuto quanto oscuro sull’Isola. Come è nata la Settembrata Anacaprese? Perché Bacco viene chiamato il “Re del vino” e non il “Dio”? Da dove è partito tutto? Come si sono evoluti usi e costumi con il passare del tempo e chi ne sono stati i protagonisti?

Una ricerca che integra materiale d’archivio con interviste sul campo, conciliando informazioni tramandate nei testi con contributi diretti ed elaborati in prima persona. Un lavoro dinamico frutto di dedizione ed impegno. Difatti, la commissione ne rimane affascinata e piovono complimenti. Da qui il suggerimento: “Dottoressa, pubblichi questo lavoro!” – “Lo sottoponga all’attenzione delle Amministrazioni”.

Ci accodiamo a questo appello. Incoraggiando la pubblicazione e la promozione di questo elaborato, in sinergia con le figure istituzionali preposte, affinché questa trattazione possa trovare spazio anche all’esterno del panorama universitario e diventare una realtà d’interesse per l’Isola e la sua promozione, tanto turistica quanto culturale.

Intanto, porgiamo i nostri più sinceri auguri per una brillante carriera e un futuro radioso alla neo Dottoressa che con intuito e determinazione è riuscita a portare a termine il suo percorso con una tesi davvero unica nel suo genere.