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La condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri protagonista a Slow Fish Genova con il gamberetto di nassa di giunco

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Come può un piccolo divertissement gastronomico raccontare il territorio nel quale nasce e del quale per un giorno vuole esserne il testimonial.

Slow Fish Genova, domenica 4 luglio: la kermesse internazionale sulla sostenibilità della piccola pesca, organizzata ogni due anni dal movimento di Carlo Petrini, vede la delegazione sorrentina costituita dai Comuni di Massa Lubrense, Capri ed Anacapri, il Parco Marino Punta Campanella, l’angolo dei saperi della cooperativa anacaprese “La Sciuscella” e capofila la Condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri, aprire il Laboratorio del Gusto a Slow Fish dedicato al piccolo crostaceo.

Protagoniste dell’incontro laboratoriale, moderato dalla biologa marina Carmela Guidone, sono le coste di Massa Lubrense e quelle dell’isola di Capri. Esse si protendono reciprocamente in un abbraccio blu che nasconde alla vista una numerosità di anfratti e grotte sottomarine all’interno delle quali prospera un oro rosa, il Gamberetto di Nassa di Giunco, elemento gastronomico molto apprezzato sulle tavole dei ristoranti dei tre Comuni, presente esclusivamente nel periodo da marzo a giugno.

Un gamberetto rosa contraddistinto dallo splendido colore azzurro delle uova, catturato grazie ad una pesca antica condotta ancora oggi con bellissime nasse di giunco intrecciate a mano da sapienti artigiani, ma che da qualche anno si stanno sostituendo, causa l’elevato costo, con manufatti di plastica più resistenti. Si pensi che per realizzare una nassa si impiegano ben cinque giorni, intrecciando a mano 5000 nodi, lavoro che appena dopo un anno di utilizzo va distrutto dall’acqua di mare.

Il video proiettato durante il dibattito ha portato gli spettatori, come in un film di Tornatore, sulle barche dei pescatori durante la battuta di pesca al gamberetto e subito dopo nel laboratorio di un ragazzo caprese, Federico Maglio, che nell’intreccio del giunco e del mirto ha puntato il suo futuro.

L’idea del progetto slow, redatto secondo i criteri dell’Agenda 2030 sulla sostenibilità, è difendere l’ambiente marino dalla eventuale dispersione in mare di manufatti di plastica, consolidando l’esperienza dell’antica tradizione della nassa di giunco, creare una rete valoriale intorno al gamberetto che unisca gli artigiani della nassa, gli operatori di terraferma e dell’isola, cuochi e pescatori, per fare di un cibo un attrattore territoriale, uno degli elementi trainanti di un turismo di qualità, quello che, preparato e curioso, non si ferma davanti al piatto, ma vuole approfondire le storie che ci sono dietro.

La degustazione proposta riporta alla mente riusciti abbinamenti, il gamberetto crudo sposa il gelato salato di fagioli butirri delle colline di Vico Equense, accompagnato da un caramellato di arance bionde sorrentine e guarnito da un filo di olio extravergine “Oro di Capri”, un aperitivo vivace e colorato.

La brezza marina si sposa con il calore della terra e del sole, dando freschezza, rotondità e note agrumate al profumo del mare e alla consistenza del gambero.

L’“Aperitivo sorrentino: mare, terra e oro”, nasce da un’idea di Slow Food grazie all’esperta collaborazione di Raffaele Liberato gelatiere della Cremeria ‘Gabriele’ di Vico Equense e di Mimmo De Gregorio del Ristorante Lo Stuzzichino.

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