Scrivi per cercare

CRONACA

Troppi black out elettrici ad Anacapri, scatta la diffida dell’Unione Nazionale Consumatori: “Basta interruzioni di servizio o si procederà con una class action”

Condividi

Troppi black out elettrici ad Anacapri: protesta l’Unc – Unione Nazionale Consumatori, delegazione Isola di Capri, attraverso una nota di diffida e reclamo inviata alla Sippic spa nella quale si segnala l’interruzione del servizio pubblico di fornitura elettricità e il disagio per cittadini ed aziende.

“Abbiamo raccolto negli ultimi giorni numerose e continue segnalazioni provenienti da alcune zone localizzate nel comune di Anacapri, dove a cadenza giornaliera, per più volte al giorno, in determinate fasce orarie, senza alcuna comunicazione preventiva, viene interrotto il servizio di fornitura elettrica, di cui la Sippic spa è distributore ed è tenuta alla manutenzione ed all’ esatto funzionamento della rete. Tale situazione – riferisce l’avv. Teodorico Boniello, delegato per l’Isola di Capri di Unc – sarebbe imputabile ad un guasto tecnico, che secondo i tecnici, non sarebbe stato ancora localizzato, a causa del mancato sezionamento della rete, essendo impossibile effettuare test per zone. Occorre, pertanto, al fine di poter localizzare più facilmente eventuali disfunzionamenti, anche futuri, procedere al predetto sezionamento della rete. Tale situazione sta provocando, in questi giorni, enormi disagi a famiglie e ad aziende. A causa degli sbalzi di tensione, molti apparecchi potrebbero andare fuori uso.  Per tale ragione, occorre, tempestivamente, procedere al ripristino del servizio, tenendo conto che si tratta di un pubblico servizio ed è soggetto a determinate prescrizioni”.

L’Unc ha inviato la nota anche all’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e per conoscenza al Comune di Anacapri.

L’associazione dei consumatori al riguardo ha ricordato che “in caso di danni ad oggetti, dovuti all’ illegittimo distacco della fornitura, è responsabile l’ azienda elettrica nei confronti dei cittadini, vittime inermi del disservizio. La compagnia dovrà quindi provvedere, non solo al risarcimento a causa della propria inadempienza nel contratto di fornitura, ex art. 1218 c.c., ma anche al ristoro dei danni ad oggetti o cose. Infatti, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, nel caso di danni conseguenti ad un blackout/sbalzo di tensione, va dichiarata la responsabilità del soggetto tenuto al trasporto e alla distribuzione dell’energia elettrica ex art. 2050- 2051 c.c., qualora non sia prodotta la prova liberatoria del caso fortuito, per i danni immediatamente riscontrati agli apparecchi elettrici successivi al black-out ed allo sbalzo di tensione avvenuto in un determinato giorno”.

L’Unione Nazionale Consumatori ha fin da ora preavvertito la Sippic che, in caso di reiterati disagi, procederà giudizialmente anche attraverso una class action.

Tags:

You Might also Like

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.