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CRONACA

Parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale, l’appello e le raccomandazioni dei medici Smi di Napoli e Capri

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Gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia inizieranno in tutta la Campania, a partire da lunedì 3 ottobre, le vaccinazioni influenzali 2022.

Da parte dei medici di medicina generale facenti parte del sindacato Smi l’appello a vaccinarsi.

Ernesto Esposito, segretario aziendale Smi Asl Napoli 1 Centro, e Tommaso De Angelis, vice segretario Smi Napoli, invitano “la popolazione ad effettuare la vaccinazione nel periodo ottobre – dicembre per essere coperti nel picco epidemico previsto tra gennaio e febbraio 2023” e ricordano che “gli ambulatori dei medici di medicina generale iscritti al Sindacato dei Medici Italiani sono aperti su tutto il territorio di Napoli e Capri per effettuare la vaccinazione ed offrire ai cittadini tutte le informazioni necessarie”.

Inoltre i sindacalisti dello Smi ricordano che la vaccinazione è particolarmente raccomandata nelle seguenti categorie:

soggetti di età pari o superiore a 65 anni;

bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva (BPCO) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30) malattie croniche;

bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;

donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;

individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;

medici e personale sanitario di assistenza;

familiari e contatti di soggetti ad alto rischio;

soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori;

personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani;

donatori di sangue.

“Infine – concludono dallo Smi  – ci attendiamo per quest’anno un forte aumento dei casi di influenza stagionale anche a causa delle ridotte restrizioni ed uso di mascherine per cui è necessario vaccinare tutti i soggetti fragili e le categorie a rischio”.

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