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CRONACA

Mondiali in Qatar: indagati 7 ex dirigenti Anas per infrastrutture mai realizzate. A uno di loro sequestrata casa con frutteto ad Anacapri

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Mondiali in Qatar: indagati 7 ex dirigenti Anas per infrastrutture mai realizzate, a uno di loro sequestrati beni (una casa con annesso frutteto) sull’isola di Capri ad Anacapri. La montagna di denaro all’orizzonte – riferiscono oggi i quotidiani – aveva convinto un gruppo di manager Anas a tentare l’avventura in Qatar. Invece, nella realizzazione delle infrastrutture indispensabili a garantire la realizzazione dei Mondiali 2022 (proprio quelli ai quali ha appena trionfato l’Argentina), quei manager hanno trovato una serie di inciampi, oltre un’inchiesta della magistratura contabile che ha chiesto loro un risarcimento pari a 8 milioni e mezzo circa e disposto un sequestro di beni conservativo del valore di 7milioni e 600mila euro.

A uno di loro sono stati sequestrati beni ad Anacapri: si tratta di Bernardo Magrì, già amministratore delegato di Anas International, al quale la Guardia di Finanza su mandato della Corte dei Conti ha sequestrato una casa ad Anacapri con relativo frutteto, un’altra nella campagna di Fisciano (Salerno) più scooter e auto di proprietà.

Gli stretti rapporti tra alti dirigenti pubblici italiani e la ghiotta partita dei mondiali di calcio in Qatar si ritrova quindi – riferiscono i giornali di oggi – anche in questa indagine. Ai 7 dirigenti i pm della Corte dei Conti del Lazio hanno notificato un invito a dedurre, contestando un danno erariale complessivo da oltre 16 milioni di euro. Per questi stessi fatti la Procura di Roma aveva già contestato il reato di truffa a due di loro.

Secondo le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma, i due manager di Aie – a fronte di un capitale sociale da 3milioni di euro interamente detenuto da Anas – avrebbero erogato «un illecito finanziamento di 5.850.000» a una società costituita in Qatar per partecipare alle gare bandite in vista dell’ organizzazione dei Mondiali di calcio organizzati dalla Fifa per il 2022. Soldi persi in un buco nero, che avrebbero comportato alla controllante Anas una perdita di bilancio per 7,6 milioni di euro, ora addebitata dai pm contabili ai 5 membri del cda dell’epoca.

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