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Documento di fuoco della Lista Anacapri: “Basta divisioni e personalismi deleteri, chiediamo agli amministratori della Città di Capri coerenza, responsabilità e continuità nel percorso comune, altrimenti tutto sarà vano”

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La Lista Anacapri, gruppo politico che guida l’Amministrazione di Anacapri, ha diffuso un comunicato di fuoco dopo la lettera inviata al Governatore De Luca da parte del Sindaco di Capri Marino Lembo. Ecco il documento integrale.

Ieri sera, la popolazione del Comune di Anacapri, con tutti i suoi lavoratori, imprenditori e amministratori, ha scoperto di essere stata accorpata al Comune di Capri.
​Il Comune Unico, da molti auspicato per anni, è diventato realtà da un momento all’altro, senza però che il Comune di Anacapri, il quale, fino a prova contraria, rappresenterebbe metà dell’Isola Azzurra, venisse interpellato.
​Abbiamo infatti appreso con grande rammarico (dalla stampa e nemmeno dai diretti interessati), della lettera che il Sindaco di Capri, Marino Lembo, ha scritto al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, esprimendo preoccupazione “per l’imminente entrata in vigore delle nuove misure governative che prevedono una maggiore apertura che, se fatta così come prevista, con specifico riferimento al contesto territoriale isolano si rivelerebbe tutt’altro che graduale e controllata, ma, anzi, assolutamente improvvisata e ingovernabile e con conseguenze potenzialmente, o forse probabilmente, devastanti”.
​Il senso di questa lettera, apprendiamo dagli articoli che l’hanno ripresa, sarebbe quindi quello di posticipare ancora la riapertura delle attività imprenditoriali isolane, in quanto le particolarità del tessuto socio-economico e delle limitazioni del servizio sanitario del territorio non permetterebbero di governare in sicurezza i flussi che tali riaperture porterebbero inevitabilmente con sé.
​Si tratta di preoccupazioni certamente sensate e legittime, che però cozzano con le richieste che nelle ultime ore si alzano da commercianti, albergatori e ristoratori, che chiedono a gran voce linee guida per poter riaprire le proprie attività in sicurezza, così da non perdere interamente i frutti di una stagione turistica già fortemente compromessa.
Ma, ripetiamo, l’accorato appello del Sindaco Lembo appare sicuramente condivisibile, e forse è semplicemente il risultato del raccoglimento e della presa d’atto di una serie di richieste di segno contrario rispetto a quelle di coloro che chiedono di riaprire e ripartire. È possibile che il Sindaco Lembo, nello scrivere al Presidente De Luca, si sia semplicemente fatto portavoce di una fetta di imprenditoria caprese che non vuole riaprire, che non vuole ripartire, che non cerca linee guida per evitare di perdere interamente i frutti di una stagione turistica già fortemente compromessa.
​Queste, tuttavia, sono soltanto ipotesi, perché, purtroppo, il Sindaco Lembo non ha avuto l’accortezza di fare presente i suoi pensieri e le sue conclusioni ai cittadini che rappresentano l’altra metà dell’isola, ovvero quelli di Anacapri.
​Questo non ci appare corretto.
​Il Comune di Anacapri, i suoi rappresentanti istituzionali, i suoi commercianti, i suoi imprenditori, i suoi lavoratori, non avrebbero avuto il diritto di dire la propria nel contesto di questo accorato appello? Oppure il Sindaco Lembo ha creduto di farsi portatore delle idee di tutta la popolazione isolana, istituendo, di fatto, il Comune Unico? E allora a cosa serve istituire cabine di regia, comitati scientifici, commissioni e gruppi intercomunali se poi un atto così importante, quale una lettera al Presidente della propria Regione è, viene scritto e inviato senza la benché minima condivisione?
​Abbiamo dovuto apprendere dalla stampa che esisterebbe una fetta del tessuto socio-economico isolano che non vuole ripartire, che evidentemente non vuole ancora riaprire perché preoccupata da possibili contagi o perché non ritiene conveniente riaprire la propria attività in una stagione compromessa.
​Anche queste sono preoccupazioni legittime, ma perché non sedersi ad un tavolo e concordare le mosse per cercare di trovare soluzioni condivise?
​Perché questi personalismi?
​A chi giovano?
​Quante volte ancora la comunità di Anacapri dovrà essere scavalcata con tale leggerezza, anche dai media, apparendo o venendo percepita sempre come la “Cenerentola” dell’isola?
​Quante volte dovranno verificarsi queste divisioni, queste gravi mancanze nella comunicazione intercomunale, prima che si capisca che l’isola è una e deve farsi portatrice, al proprio esterno, di messaggi e politiche condivise, specialmente in questo periodo di crisi?
​Ci teniamo a sottolineare che la presente lettera è scritta per testimoniare la verità dei fatti e l’impegno della nostra Amministrazione, che continua il proprio percorso specifico con la stessa determinazione di sempre, ma vuole continuare con altrettanta determinazione anche quello già intrapreso con la Città di Capri, i suoi lavoratori, i suoi imprenditori e i suoi amministratori, perché solo facendo sistema potremo uscire da questa crisi senza precedenti.
Ciò che chiediamo agli amministratori della Città di Capri è però coerenza, responsabilità e continuità in questo percorso comune, altrimenti tutto sarà vano.
Chiediamo, pertanto, di sederci ad un tavolo assieme per concordare strategie e soluzioni, perché divisioni alimentate da personalismi politici sono deleterie, specialmente in questo momento di crisi, per la difesa dell’interesse generale dell’isola di Capri, interesse generale che per noi deve essere posto sempre al di sopra di ogni altra cosa.
​Non serve un Comune Unico, basta solo comunione d’intenti.

Lista Anacapri

 

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