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CRONACA

La lettera-appello di un giovane dell’isola: “Urgono soluzioni all’emergenza abitativa”

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Metter su famiglia, quando non si possiede una casa di proprietà, è sempre più difficile sull’isola. Lo sanno bene i ragazzi, soprattutto le giovani coppie, che da tempo riscontrano notevoli problemi nel reperire appartamenti in affitto e per di più a prezzi non proibitivi. La problematica viene messa nero su bianco da Pietro Cavataio, giovane isolano, che ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai Sindaci di Capri e Anacapri soffermandosi sull’emergenza casa e chiedendo soluzioni alle istituzioni locali. Pubblichiamo integralmente la lettera.

Egregi Signori Sindaci,
Sono un giovane anacaprese, e con la presente racchiudo i pensieri di tanti miei concittadini che condividono questo pensiero con me.
La questione riguarda un problema che sta assumendo dei contorni drammatici: la mancanza di case abitabili per tutto l’anno sulla nostra isola.
Per anni sono stati dati permessi a chiunque avesse anche solo una stanza per realizzare B&B; questo ovviamente per far fronte alla sempre più crescente domanda dei turisti che ambivano a trascorrere sulla nostra bellissima isola le loro vacanze. Man mano che questo fenomeno ha preso sempre più il largo, nessuno ha però preventivato che prima o poi si sarebbe creato il problema di dove le persone sarebbero dovute andare ad abitare.
Dato che, ovviamente, un bed and breakfast offre una rendita estremamente maggiore rispetto ad un affitto, i proprietari degli immobili tendono a convertire le unità abitative in B&B.
La conseguenza di questo fatto, per una basilare regola del mercato, è che c’è sempre più domanda e sempre meno offerta di case da concedere in affitto, e ciò ha inoltre comportato una impennata dei prezzi dei (pochissimi) immobili in affitto.
Con questo non intendo dire che Capri non debba offrire un giusto servizio di ricevimento ai tantissimi turisti che arrivano ogni anno, ma parallelamente ci si aspetta che chi di competenza trovi una soluzione a quello che è diventato un problema serio e diffuso per i cittadini capresi e anacapresi. È ormai risaputo, notorio, che molti giovani non riescono a creare un loro nucleo familiare per via di tale problema, e sono costretti a convivere con la famiglia d’origine; alcuni hanno addirittura scelto di andar via dall’isola.
Con questa lettera chiedo un intervento immediato da parte delle amministrazioni, una soluzione che possa far contenti tutti, e che garantisca un futuro a chi fa parte di Capri.
Sperando che questa richiesta venga presa quantomeno in considerazione, distinti saluti

Pietro Cavataio

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