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L’INTERVENTO Paola Mazzina: “L’Area marina protetta scelta coraggiosa non più rinviabile, Capri deve essere preservata dalle speculazioni di quanti guardano solo al presente”

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Raccogliendo l’invito offerto da Venere Federico, attraverso la rubrica “Dov’eravamo rimasti?”, di intervenire sulle pagine dell’Informatore Popolare per illustrare lo stato di avanzamento delle attività riguardanti la procedura di istituzione dell’Area marina protetta dell’Isola di Capri, l’Assessore Paola Mazzina ha scritto al giornale. Ospitiamo volentieri anche qui, sull’edizione web, il suo contributo.

Gent.ma Venere,
nella qualità di Assessore della Città di Capri e mio personale desidero ringraziarLa, innanzitutto, per l’attenzione che ha voluto riservarmi invitandomi sulle pagine dell’Informatore a rappresentare lo stato di avanzamento della procedura istitutiva dell’Area marina protetta dell’Isola di Capri.
In merito, scusandomi in anticipo per qualche tecnicismo al quale dovrò fare ricorso nell’esposizione, cercherò di schematizzare il più possibile il percorso già svolto, di indicare i prossimi passaggi e di condividere con Lei ed i lettori alcune riflessioni che ho maturato nel corso di questa esperienza assessorile.
Premesso che il 14 gennaio 2020 nella sede del Ministero dell’Ambiente, su richiesta e alla presenza dei due Comuni di Capri ed Anacapri, ha ripreso avvio la procedura istitutiva dell’Area marina protetta dell’Isola di Capri, il Ministero nelle settimane successive ha affidato ad ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e per la Ricerca Ambientale) l’acquisizione degli elementi conoscitivi rilevanti per la definizione del contesto ambientale e socio economico con l’obiettivo di individuare le aree di valenza.
In particolare, per quel che riguarda gli aspetti ambientali, i ricercatori hanno accertato la presenza di habitat e specie di interesse conservazionistico e verificato le fonti di impatto.
Quanto agli aspetti economico sociali, sono state individuate le aree di interesse per le attività economiche e ricreative con particolare attenzione alla pesca (professionale e ricreativa), alla subacquea ed alla nautica da diporto.
L’istruttoria tecnica preliminare condotta a cura di ISPRA si è svolta nel rispetto di un percorso partecipato e condiviso che ha visto attivamente concorrere le Amministrazioni comunali e i portatori di interesse, opportunamente individuati da ISPRA, per i quali sono stati organizzati distinti tavoli di lavoro.
Si è così pervenuti ad una prima proposta di perimetrazione e zonazione che è stata sottoposta all’attenzione delle Amministrazioni alle quali la normativa demanda il compito di esprimere le osservazioni e di predisporre la bozza di statuto del futuro consorzio di gestione.
Nei giorni scorsi si è svolto un proficuo confronto tra i due Enti di Capri ed Anacapri su entrambi gli atti la cui redazione, appena perfezionata, verrà trasmessa al Ministero per il parere.
Dopo questa fase, si riaprirà quella della partecipazione civica/pubblica: la proposta di perimetrazione e zonazione sarà illustrata dai tecnici dell’ISPRA in una assemblea aperta e pubblicata sul sito dei Comuni per l’apertura dei termini previsti per la presentazione delle osservazioni (15 gg).
Una volta ricevute le osservazioni, secondo le modalità richieste dalla consultazione, verranno inviate ad ISPRA ed al Ministero per la loro valutazione.
In considerazione di tale attività, si perverrà alla predisposizione della proposta di zonazione finale o definitiva che, prima del decreto istitutivo da parte del Ministero, verrà sottoposta al parere formale degli Enti e, con particolare riferimento allo schema di decreto istitutivo e regolamento di disciplina, della Conferenza Unificata.
Come si vede, diversamente da chi liquida semplicisticamente la questione, la procedura si presenta alquanto complessa, anche se non tale da giustificare i tanti, troppi anni finora trascorsi.
Qualche lettore meno giovane ricorderà sicuramente che il dibattito, accompagnato da sempre a resistenze (dettate da ignoranza o da mala fede), ha preso avvio dai tempi dei parchi marini senza mai giungere ad una positiva conclusione.
Nei primi anni sembrava che l’attenzione fosse un tema caro solo agli ambientalisti e, quindi, in quanto tale di “nicchia”.
Con il tempo, a mio avviso, sono maturate nuove sensibilità: quella dei c.d. “protezionisti”, in altri termini di coloro che nell’area marina vedono uno strumento per contrastare l’aggressione del nostro territorio marino da parte, soprattutto, di “operatori” provenienti dalle vicine costiere (sorrentina ed amalfitana) per esercitare intorno al periplo dell’Isola la ormai sempre più redditizia attività legata al diporto per finalità commerciali; e quella di coloro che hanno chiara la consapevolezza che la sfida delle prossime generazioni è di investire nel turismo sostenibile.
Lo sciacallaggio disinformativo ed il “terrorismo psicologico”, che ogni tanto riprendono corpo su questo argomento anche nella nostra comunità per alimentare paure e diffidenze, rappresentano ancora oggi la vera minaccia per la buona riuscita dell’iniziativa.
Resto convinta tuttavia che, a quanti viene conferito il delicato compito di governare una realtà come la nostra, spetta anche il compito di fare scelte coraggiose e l’istituzione dell’Area marina protetta rappresenta ormai una scelta la cui strada, a volte in salita, non è più rinviabile. Capri rappresenta una bellezza unica che tutto il mondo ci invidia, ma come tutte le bellezze deve essere preservata dalle speculazioni di quanti guardano solo al presente.
Servono scelte equilibrate che siano in grado di bilanciare i tanti interessi, anche economici, che gravitano attorno al mare con una fruizione, una tutela ed una valorizzazione rispettose dello stesso.
Cordialmente,
Prof. ssa Paola Mazzina
Assessore della Città di Capri

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